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Elly Schlein, "valanga di soldi": ecco chi sta finanziando il Pd

Antonio Rapisarda
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Sono dati parziali, come spiega il Corriere che ha anticipato le “quote” (relative ai redditi 2022), ma è certo che anche quest’anno sarà il Pd a guidare la classifica del 2 per mille. Con 5,7 milioni di euro e 419mila donatori (al 30 agosto 2023) è ancora il partito di largo del Nazareno ad incassare di più dalla quota dell’imposta sul reddito che si può destinare ai movimenti politici. Se questa in fondo non è una novità, da segnalare il fatto che l’unico “primato” che al momento può rivendicare Elly Schien rischia di diventare l’ennesimo campanello d’allarme per lei e i suoi: difficilmente, infatti, i dem raggiungeranno i 7,3 milioni dell’anno scorso. Segno che lo sradicamento dalla “ditta” sembra ripercuotersi pure nella “cassa”.

Le notizie più interessanti provengono però dal resto del podio e da alcuni piazzamenti degni di nota. Ad incalzare il Pd, confermando il boom di iscritti e di donatori che continuano a crescere vertiginosamente, è Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni – indicato, sempre secondo i dati parziali, da 267 mila contribuenti – ha frantumato il record dell’anno scorso dato che ha già raggiunto 3,3 milioni di euro. Al terzo posto la vera novità di quest’anno: il M5S. I grillini infatti, con l’ennesima giravolta dall’integralismo anti-casta delle origini, per la prima volta hanno detto “sì” all’odiato finanziamento pubblico: nelle casse pentastellate (svuotate dalle mancate restituzioni dei parlamentari e dal crollo elettorale) sono già arrivati 1,4 milioni di euro frutto di 139mila donazioni.

 

 

 

Al quarto posto un interessante sorpasso “centrista” rispetto allo scorso anno: quello di Italia Viva nei confronti di Azione. Matteo Renzi, dunque, con 707mila euro (frutto di 43 mila contribuenti) batte Carlo Calenda, che con 550mila euro circa – indicato da 26mila donatori – al momento scende in ottava posizione. Per ciò che riguarda gli altri due partiti al governo, il Carroccio si sdoppia.

 

 

 

La “Lega per Matteo Salvini premier” occupa il quinto posto, con 670mila euro assegnate da 65mila italiani. Mentre «Lega Nord per l’indipendenza della Padania» si piazza dodicesima con 254mila euro e 22mila elettori. All’undicesimo posto, in netto calo rispetto al 2022, Fi: il partito azzurro si posiziona undicesimo, con 291mila euro frutto di soli 22mila contribuenti. Per ciò che riguarda le curiosità, il partito che ha ricevuto più fondi in rapporto al numero di contribuenti è ancora una volta Azione: con quasi 21 euro di gettito medio pro-capite si conferma il soggetto sostenuto dai più abbienti.

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