Mattia Santori si "divora" Elly Schlein: festa Pd "sardinizzata"
Il Pd si è "sardinizzato" e così mette fine alla sua stessa esistenza. Alla festa dell'Unità di Ravenna, ieri 5 settembre, era presente Mattia Santori, ex leader delle Sardine e ora consigliere comunale a Bologna con la tessera del Pd, che ha dato il cosiddetto bacio della morte al partito guidato da Elly Schlein. "La nostra impresa nel 2019 fu epica, poi è finita male, ma il Pd di Elly è sardinizzato", dice tutto soddisfatto a Il Foglio. Nel reportage pubblicato sul quotidiano fondato da Giuliano Ferrara si parla infatti delle diverse anime tra gli elettori dem, spaccati tra ex giovani pro-Shlein e vecchi comunisti anti-Schlein.
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C'è chi chiede un cambio di linea sulla guerra in Ucraina - "Putin è un fascista, ma pure quell’altro…" - e chi rinnega Matteo Renzi: "E' un provocatore, ma dove va alle europee?”. D'altra parte non è ben chiaro quale sia il successo incassato da Elly Schlein. "Forse la battaglia sul salario minimo, cavallo scippato al M5s di Giuseppe Conte". Il leader del M5s, si legge, "passerà da qui. Anche se lo staff della leader non gli ha dato l’onore di confrontarsi con Elly, ma al contrario lo farà dialogare con Bonaccini. Piccole perfidie, anche perché Conte in queste circostanze funziona, piace a chi ha i capelli bianchi. Le regole d’ingaggio sono state preparate in maniera certosina. Il partito che vorrebbe fare la festa alla destra alla fine non l’ha invitata. 'Ma come no! Dove venire Calenda, ma alla fine ci ha dato buca'".
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Ironia a parte, nessun esponente del centrodestra è stato invitato. "Stiamo portando una nuova cultura tra i nostri iscritti e militanti. E comunque cerchiamo di stare al passo coi tempi: il Covid ha cambiato tutto. A partire dalla partecipazione”, dice Marwa Mahmoud, in segreteria nazionale con la delega alla scuola politica. "A volte abbiamo ancora la percezione di avere tutti contro, ci manca la terra sotto i piedi: la nostra è stata una mezza rivoluzione", sottolinea. E Santori sostiene che "insomma il Pd sta cambiando" e che "la sua esperienza ha contribuito ad accelerare questo processo". Eccoli, sono loro i "gruppettari", "settari e malfidati. Tortello magico, certo", si conclude nell'articolo.