Sallusti da Porro, zittisce Bersani: "Vannacci? Nessuna lezione dalla sinistra"
Da Pier Luigi Bersani e dalla sinistra nessuna lezione, tanto meno sul generale Roberto Vannacci. A Quarta Repubblica, su Rete 4, Nicola Porro parla anche della polemica relativa al contestatissimo libro "politicamente scorretto" del militare e Alessandro Sallusti commenta con durezza le parole dell'ex segretario del Pd. "La parte politica di Bersani non ha molte lezioni da dare - incalza il direttore di Libero -, la sinistra sta sdoganando quello che minacciano di morte la Meloni. Sta cambiando un sistema di potere che per anni è stato in mano alla sinistra".
Sulla stessa linea di Sallusti anche Daniele Capezzone: “Ma come si permette Bersani di offendere una gran parte di Italia che non la pensa come lui? Il libro di Vannacci ha tante cose di buon senso, la gente si è stufata di questa cappa dove non si può dire nulla". Insomma, come ricorda Vittorio Feltri, forse l'era del politicamente corretto sta volgendo al termine.
Vannacci? "L'unico paragone possibile". L'editore di sinistra sconvolto: un caso mondiale
"Se leggi alcuni passaggi del libro di Vannacci pensi: sciogliamo l'esercito, sciogliamo le Istituzioni e facciamo un grandissimo bar: il bar Italia - erano state le parole di Bersani -. Però mi resta una domanda: se in questo bar è possibile dare dell'invertito a un omosessuale, dove puoi dare della fattucchiera a una femminista, dove puoi dare del negro a un nero, dove puoi dire a un ebreo ‘ok la Shoah, ma non esageriamo’. E’ possibile dare del cog***ne a un generale?".
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Sul generale c'era stata la presa di posizione fin da subito molto decisa di Guido Crosetto. E proprio il ministro della Difesa, in studio da Porro, sottolinea ancora: "Chiunque di noi ha diritto di pubblicare un libro ma un militare può decidere di limitare la libertà di un individuo e può usare la forza quindi ha un dovere di terzietà ulteriore". "In questa vicenda - prosegue il ministro in studio - non dovevo giudicare le idee di Vannacci ma dovevo difendere la mia istituzione, sono sicuro che Vannacci al posto mio avrebbe fatto lo stesso".
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