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Crosetto mette alle corde l'Ue: "Una spada di Damocle", tsunami in arrivo

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La situazione economica grava sulle famiglie italiane. Lo sa bene Guido Crosetto che non usa mezzi termini, inviando una chiara frecciata all'Ue: "La spada di Damocle è il ritorno alle regole originarie del Patto di stabilità: è impossibile portare i bilanci degli Stati al rispetto dei parametri ordinari". A suo dire, infatti, "in una fase di crisi economica e industriale, bisogna cambiare la natura della discussione, il mondo è cambiato". E per farlo serve "un approccio da statisti, non da miopi".

 

 

E ancora, raggiunto da Repubblica, il ministro della Difesa ribadisce che "il tema non è il valore del deficit da rispettare, ma il futuro dell’Europa. Sono in corso enormi cambiamenti: la transizione ecologica, la carenza di materie prime e l’avanzamento dei Brics impongono la ridefinizione dei parametri del Patto di stabilità dal puro ragionamento tecnico. Serve una visione di politica macroeconomica che guardi almeno ai prossimi 10-15 anni". Non a caso - prosegue - "non penso che, quando va a Bruxelles, il mio collega Giorgetti si metta a discutere dell’asticella del deficit, piuttosto di una prospettiva più ampia". 

 

 

In ogni caso il co-fondatore di Fratelli d'Italia si dice ottimista e vede la possibilità di una collaborazione per riformare le regole di bilancio Ue con altri paesi. D'altronde, "il tema interessa anche loro. Se riusciamo a mettere insieme più Paesi, possiamo definire una linea più forte e sperare che diventi quella di tutta l'Europa. Ma per arrivare a 27 Paesi bisogna iniziare da uno, poi arrivare a due, tre e così via". Insomma, governo al lavoro per "la costruzione di un humus economico al fine di spingere gli investimenti e far crescere il Pil". 

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