Vannacci, sfogo durissimo: "Non ho detto str***", cosa rivela
"Non dirò nulla sul contenuto della comunicazione con Salvini, ma mi ha fatto piacere sicuramente. Come fa piacere ogni volta che qualcuno mostra interesse per un servitore dello Stato e per come può sentirsi". Il generale Roberto Vannacci, in un’intervista al Corriere della Sera, spiega la sua posizione dopo la telefonata di ieri con il leader della Lega, Matteo Salvini. "Non sono un mostro, né un orco", sottolinea il generale Vannacci che non fa passi indietro: "Neanche uno. Fintanto che non offendo e non ledo la dignità di qualcuno ho diritto ad esprimere la mia opinione. Se dico che una persona non mi piace non è un’offesa, cosa ben diversa dal dire che quel qualcuno è uno st.... Rivendico il diritto di criticare, purché rimanga nel perimetro delle cose non perseguibili per legge. Per questo credo che la legge Zan sull’omotransfobia avrebbe aperto una strada ai limiti dei delitti d’opinione".
Riguardo all’opportunità di astenersi, Vannacci osserva: "Nella mia vita sono abituato a occupare tutto lo spazio consentito dalle normative. E non ho leso la dignità delle Forze armate". Da parte della Difesa, sottolinea, c’è "un’inchiesta sommaria che non è un’azione disciplinare: è un’indagine per episodi di rilevante gravità, le cui considerazioni finali, eventualmente, potranno o non potranno portare all’avvio di un provvedimento disciplinare".
"Perché la Meloni è peggio del generale". Sinistra fuori controllo: dove si spinge
Riguardo al suo ’"no" a Forza Nuova che l’ha proposto per le elezioni suppletive a Monza, il generale risponde: "Io faccio il soldato, ma ringrazio chiunque mi fa delle offerte perché significa che ha fiducia in me".
"Perché do ragione a Vannacci": le parole (forti) del generale Magni