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Salvini sul generale Vannacci: "Comprerò il libro, no al Grande fratello italiano"

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“Comprerò questo libro, perché prima di commentare e giudicare è giusto conoscere e capire”. Così Matteo Salvini si è espresso sul caso del generale Roberto Vannacci, che con le sue frasi omofobe e sessiste ha scatenato un putiferio e diviso il governo: nell’occhio del ciclone è finito anche il ministro Guido Crosetto, dato che non tutti hanno apprezzato la sua netta presa di posizione contro il generale, autore di un libro autoprodotto dai contenuti e dai toni discutibili. 

Fonti della Lega fanno sapere che nella giornata di oggi, lunedì 21 agosto, c’è stata una telefonata “molto cordiale” tra Salvini e Vannacci. Il vicepremier ha poi affrontato la delicata questione durante una diretta sui suoi canali social: “Leggerò il libro di questo generale che ha fatto missioni in Somalia, in Iraq, in Afghanistan, che ha salvato vite, che ha difeso la patria, il paese, la bandiera, i nostri ragazzi, che fece delle denunce sull'uranio impoverito che tanto male ha fatto a tanti militari. Mi rifiuto di pensare che in Italia esista un Grande fratello che ti dice: questo lo puoi leggere e questo non lo puoi leggere”. 

“Il generale - ha aggiunto Salvini - va giudicato per quello che fa in servizio, poi se scrive qualcosa che non ha niente a che fare con i segreti di Stato o il suo lavoro, ma esprime i suoi pensieri poi penso che abbia tutto il dovere e il diritto di farlo. Mi cercherò qualche ora per leggere quello che molti, a cominciare da alcuni giornalisti di sinistra, hanno commentato e condannato senza averlo letto tutto. Si legge, poi potrò essere d'accordo, in disaccordo, parzialmente d'accordo però la condanna al rogo a mo' di Giordano Bruno nell'Italia moderna e solidale del 2023 non mi sembra assolutamente ragionevole".

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