Bignami smaschera Schlein: "Su quale poltrona sedeva", il Pd impazzisce
Una polemica violentissima è divampata, ieri, attorno a quello che ormai è diventato un dossier nazionale non soltanto sul piano della risposta governativa, ma anche nella dimensione politica, coinvolgendo il ruolo passato di Schlein nella giunta regionale dell’Emilia Romagna. Il tema, è, appunto, l’alluvione che di recente ha colpito quel territorio, strappando vite umane, devastando comunità cittadine ed attività economiche. Un siluro in direzione Nazareno è stato lanciato da Galeazzo Bignami, viceministro alle infrastrutture e deputato di FdI. «Quello che è avvenuto qui in Emilia Romagna- ha detto alludendo alla calamità, durante un evento di partito- non è solo frutto del clima. E’ frutto di un ideologismo ambientalista di cui gli esponenti di ultima generazione del Pd rappresentano l’esempio di fulgida intelligenza e che trovano in Elly Schlein la sacerdotessa». E ha aggiunto, Bignami: «ricordo che lei era assessore per il clima. Ha grosse responsabilità per l’incuria del territorio per cui forse dovrebbe chiedere scusa».
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Un attacco molto pesante, che riporta in piena attualità il dibattito sul deficit di prevenzione nella cura del territorio emerso nei giorni immediatamente successivi alla tragedia. Che sia lo start della campagna elettorale per la conquista della Regione? Bignami, spesso accreditato dai retroscena come il nome che potrebbe schierare il centrodestra per la presidenza, nega di essere della partita: «ho un ruolo di governo e finché il premier riterrà che possa svolgerlo rimango lì». E comunque, rispetto alla data fisiologica, il 2025, manca ancora un bel po’. Comunque, aldilà della tempistica, emerge già un dato, ovvero che la questione del ritorno alla vita di quella regione, e dell’arrivo dei fondi per la ricostruzione, sarà centrale nella futura campagna elettorale.
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Il Pd, ieri, ha subito fatto quadrato attorno alla sua leader nel tentativo di sottrarla dall’accusa di responsabilità politiche per il ruolo ricoperto in passato. I capigruppo alle Camere, Chiara Braga e Francesco Boccia, hanno tuonato: «Un Bignami di falsità. Elly Schlein non è mai stata assessore al clima in Emilia Romagna. Un viceministro che mente al Paese dovrebbe dimettersi, ma come abbiamo già visto con la vicenda Santanché. Respingiamo con forza il tentativo di rovesciare addosso al Pd le responsabilità di governo». Un refrain, questo, che sarà molto gettonato dai dem. «Sono passati tre mesi e la ricostruzione non è ancora partita- dice il componente della Segreteria nazionale Sandro Ruotolo- e cosa fa il viceministro? Accusa l’opposizione, la segretaria del Pd Elly Schlein, di colpe che non ha e che sono invece della sua maggioranza. La presidente Meloni è la responsabile di questa situazione». Le parole di Bignami, osserva il deputato Andrea De Maria, «sono inaccettabili. Polemiche inutili e infondate che non riescono a nascondere le gravi inadempienze nell’azione del governo». Messa così, pare che l’esponente di Fratelli d’Italia abbia tentato un’operazione ribaltamento. E però è lui stesso a portare prova documentale della sua tesi. Replicando ai capigruppo Pd, riporta il link al sito dell’Emilia Romagna in cui compare che Elly Schlein, inequivocabilmente, aveva tra le sue deleghe il «Patto per il clima», ossia il «coordinamento interassessorile delle politiche di prevenzione e adattamento ai cambiamenti climatici per la transizione ecologica». A questo si aggancia il Senatore Marco Lisei: «è stata smascherata l’ennesima bugia del PD». Sulla stessa linea la capogruppo del partito in Regione Marta Evangelisti: «capiamo che anche per il Pd sia imbarazzante riconoscere chi chi aveva la responsabilità di difendere il territorio non sia stato evidentemente all’altezza del ruolo, ma da qui a negare l’evidenza tanta ne corre». Un duello intenso, sì, che data l’importanza dell’argomento non tarderà a riproporsi.