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Fausto Bertinotti? Clamorosa sorpresa: chi ha votato la moglie Lella

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"Oggi la politica ci divide". Lella Bertinotti, moglie di Fausto Bertinotti, non nasconde le divergenze di coppia. D'altronde la formazione li vede uno all'opposto dell'altra: comunista ortodossa lei, conflittuale e spontaneista nonché uomo di sindacato lui. E anche le urne li hanno visti distinguersi: "Per qualche anno non ho votato, alle ultime elezioni ho scelto il Movimento 5 Stelle", ha detto lei, Gabriella Fagno, al Corriere della Sera mentre il marito ha ammesso: "Io invece ho votato per la cosa più a sinistra che c’era sulla scheda, Potere al popolo. Così, l’ho detto a Lella, sono sicuro che non eleggo nessun parlamentare". 

 

 

Protagonisti per anni dei salotti romani, il fu segretario di Rifondazione Comunista ha visto anche tempi bui. A raccontarli è proprio la moglie. "In un periodo non ci siamo divertiti, tutt’altro". E il ricordo va a quando cadde il governo Prodi nel 1996, "con Fausto che aveva avuto un coraggio incredibile a prendere quelle decisioni. Alcuni amici smisero per un certo periodo di invitarci. E in alcune cene fui anche costretta ad alzare la voce per difenderlo". Il motivo è chiaro: "Anche a distanza di anni, accusavano mio marito di aver fatto tornare Berlusconi. Ricordo che una volta mi misi a urlare: 'Ma allora non sapete neanche la storia. Caduto Prodi, arrivarono i governi D’Alema e Amato, sempre di centrosinistra. Poi è finita la legislatura e voi non siete stati in grado di battere Berlusconi!'".

 

 

Colpa, rincara la dose l'ex presidente della Camera dei deputati, del fatto che "un pezzo della borghesia progressista, soprattutto romana, subiva da anni un deficit di politica. Per loro esisteva come collante solo l’antiberlusconismo e null’altro. Per cui quelle venivano vissute come scelte di rottura, anche se di fatto era solo politica". 

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