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Meloni, Salvini e compagni a cena: poco prima del CdM...

Antonio Rapisarda
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Più li dipingono divisi (sui dossier) e più quei due – Giorgia e Matteo – si fanno trovare uniti (sugli obiettivi). L’ultima immagine di quella che in questa estate sta diventando una serie li ha ritratti lo scorso fine settimana – sorridenti e affiatati, insieme ai rispettivi compagni – alla “Cantinetta di Bolgheri”: serata a base di carne e vino a due passi dalla costa tirrenica, in piena campagna livornese. Intanto, venerdì la premier incontrerà le opposizioni sul salario minimo. Ma l’intesa tra Meloni e Salvini - che qualcuno, come Il Foglio, ha già ribattezzato “patto della fiorentina”- arriva a poche ore dall’ultimo Consiglio dei ministri prima della (breve) pausa estiva, e traccia un metodo da qui alle Europee, passando per un incrocio fondamentale come la prossima legge di Bilancio: la prima, vera, manovra della stagione del destra-centro di governo. Parola d’ordine? Difendere il lavoro svolto e con questo l’obiettivo di governare insieme per l’intera legislatura «e anche oltre».

 

 

 

Proprio per tale motivo la campagna per il rinnovo dell’Europarlamento dovrà essere tutto fuorché una gara a pestarsi i piedi fra alleati: con la stabilità di governo come minimo comun denominatore e “modello” da proporre in chiave continentale. In realtà – nonostante i retroscena e le cupe profezie – tra Giorgia Meloni e Matteo Salvini i rapporti filano lisci e proficui da un bel po’: si diceva, agli inizi, che il leader della Lega dovesse essere la vera spina nel fianco della premier dopo lo stravolgimento, e che stravolgimento, delle gerarchie interne alla coalizione. Non è andata così. Anche le ultime scosse (dal nodo Pnrr a quello sull’autonomia differenziata, passando per il caso Santanchè) sono da considerarsi «normale attività sismica» all’interno di una coalizione che sui fondamentali, come dimostra la delega fiscale appena approvata, ha sempre trovato la sintesi più efficace.

 

 

 

Lavoro dunque, questo sui primi nove mesi di governo, sul quale i due alleati sono più che soddisfatti. Lo dimostrano gli appuntamenti con cui entrambi sono pronti a fare il punto con il proprio elettorato in vista del tagliando del primo anno di esecutivo. Parte oggi, a tal proposito, la campagna agostana di Fratelli d’Italia battezzata “Con il governo Meloni l’Italia torna a crescere”. Lo scopo? Illustrare tutto ciò che è stato fatto in questa tranche iniziale dalla compagine a Palazzo Chigi. Sarà questa “l’estate militante” di tutti i dirigenti meloniani, in vista dell’uscita a settembre del nuovo libro della premier, La versione di Giorgia, e di un’Atreju – che dovrebbe tenersi a dicembre – che rappresenterà l’avvio ufficiale della campagna europea. Momento clou di quella della Lega – con Salvini pronto a squadernare i progetti più importanti del suo ministero (Ponte sullo Stretto incluso) – sarà invece il ritorno di una Pontida in grande stile: proprio sul “sacro pratone”, il 16 e 17 settembre, partirà la lunga volata del Carroccio in vista delle prossime competizioni. 

 

 

 

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