Piero Fassino piange miseria? Ecco chi sono i veri poveri alla Camera
"Uno dei luoghi comuni è che i parlamentari godono di stipendi d'oro. Non è vero. Ora io ho qui il cedolino del luglio 2023, l'indennità lorda è 10.435 euro, l'indennità netta è 4.718 euro al mese. Va bene così", si lamentava Piero Fassino alla Camera sventolando il cedolino del suo stipendio a tutti i deputati. Insomma, Fassino sminuisce il suo emolumento ma peggio ancora Pd e M5S si sono dimenticati di quei lavoratori che stanno a Montecitorio e che vivono da precari e con stipendi davvero da fame da decenni. Si tratta, riporta il Giornale, "di centinaia di lavoratori che si occupano delle pulizie, della ristorazione, del facchinaggio o del parcheggio".
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"Sono dipendenti delle cooperative che vincono le gare d'appalto e molti di loro hanno stipendi da fame", rivela il deputato di Fratelli d'Italia, Paolo Trancassini, questore anziano della Camera dall'inizio di questa legislatura a Il Giornale. "Le prime volte che li ho incontrati non riuscivo a credere a quel che mi stavano raccontando, ma poi ho visto le loro buste paga", prosegue mostrando due cedolini: uno da 460 euro e uno da 900 euro. Inoltre, "chi si occupa delle pulizie, spesso e volentieri, è costretto a fare turni alquanto impegnativi perché, lavorando tre ore la mattina e tre ore nel tardo pomeriggio, ha davanti a sé cinque ore da trascorrere fuori Montecitorio".
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Ora l'esponente meloniano ha messo all'ordine del giorno l'impegno da parte del collegio dei questori "a valutare l'opportunità di migliorare i servizi, ottimizzare i servizi e pagare adeguatamente i lavoratori, anche con la realizzazione di una società in-house". Ma il Pd e il M5S hanno espresso voto contrario. Questa è la sinistra...