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Dossieraggio, Guido Crosetto: "Attacco alla democrazia italiana"

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Dopo le inquietanti notizie della vigilia, con i sospetti di una centrale di dossieraggio all'interno dell'Antimafia - caso sollevato da una denuncia di Guido Crosetto - lo stesso ministro della Difesa torna a farsi sentire. Lo fa con diverse interviste e una lettera inviata al Corriere della Sera, in cui premette: "Sono certo che Perugia procederà spedita a mia tutela, la parte offesa, e del nostro sistema democratico". 

Il riferimento è alle indagini avviate dalla Procura di Perugia sulle presunte attività illecite di dossieraggio ai danni di uomini dello Stato. Tra i nomi coinvolti anche altri politici, vip, calciatori, giornalisti, finanzieri e banchieri. "Potrei finire qui, limitarmi a fare la vittima, ma non è giusto. In primis, perché si tratta di notizie relative a un'inchiesta in corso e trovo molto grave vederle pubblicate sui giornali. Lo voglio dire proprio perché, questa volta, la pubblicazione non avviene per far male o attaccare un esponente politico ma, al contrario, per parlare di un fatto gravissimo a suo danno, e lo dico da parte lesa", rimarca Crosetto.

"Ma non cambia il mio giudizio (noto da sempre) sulla gravità delle fughe di notizie quando riguardano delle attività giudiziarie in corso. In questo caso specifico, poi, la fuga di notizie è ancora più grave. Perché riguarda una vicenda oscura ai danni di un ministro e di un politico, che, se colpito con dossier costruiti ad arte, avrebbe potuto mettere in crisi la nascita dell'intero governo Meloni, fin dal suo esordio", sottolinea. Insomma, come sottolinea a Repubblica, si è trattato di "un attacco alla democrazia".

 

"Ho dunque deciso di sporgere una nuova denuncia per violazione del segreto istruttorio, al fine di aiutare il lavoro dei magistrati e di ottenere la verità su una vicenda inquietante, ma anche a tutela dell'indagato stesso, l'ufficiale della Guardia di finanza" prosegue. "Ma ci sono molte cose strane, in questa vicenda, rimasta riservata, come dovrebbe essere ogni inchiesta giudiziaria, molti mesi, e solo ora nota. Non vorrei che, in essa, possano essere coinvolti altri attori (non parlo dei magistrati), oltre alla persona individuata, intenzionati ad alzare polveroni per nascondere sé stessi, buttandola in caciara e scaricando le loro responsabilità su altri. Non sarebbe giusto consentirlo. Una riflessione finale: stavolta non si faccia finta di non vedere, come si è purtroppo fatto con i casi di Renzi, Palamara, e tanti altri, riguardo decine di dossier illegittimi, ma si indaghi e si arrivi alla verità", conclude Guido Crosetto.

 

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