Schlein-Conte, asse in aula: "Non potete più fuggire"
Sospesa la discussione sul salario minimo. Almeno fino a dopo l'estate. La maggioranza è così riuscita a posticipare il dibattito di sessanta giorni, mandando in tilt le opposizioni. "Messa di fronte a un tema reale, messa di fronte a una proposta unitaria dell’opposizione, la maggioranza fugge: purtroppo per voi dalla realtà non si può fuggire, dai tre milioni e mezzo di lavoratori che sono poveri anche se lavorano non si può scappare", tuona Elly Schlein dall’Aula della Camera.
La questione, sottolinea Schlein, "non può essere sospesa. Non può essere rinviata. La povertà non va in vacanza, non conosce pause. La questione salariale attraversa e divide il Paese, ruba il futuro, deprime le prospettive di crescita e i consumi". Insomma, va proseguendo, "non accettiamo prese in giro". Da qui l'attacco al governo Meloni: "Vi è caduta la maschera. Vi sbagliate, vi sbagliate di grosso. Il tema esiste, è qui, lo vivono sulla propria pelle milioni di lavoratrici e lavoratori. E noi saremo al loro fianco, ogni giorno, in quest’Aula e nelle piazze, per portare avanti questa battaglia, per un salario giusto, per un salario dignitoso, contro lo sfruttamento di donne e uomini che lavorano nella Repubblica fondata sul lavoro, non sullo sfruttamento".
E dal Movimento 5 Stelle, con la forza politica di Giuseppe Conte che in merito fa asse con il Pd, non sono da meno. Dai banchi infatti si sente urlare: "Vergogna". Poi è lo stesso Conte a prendere la parola: "Si è fatto un gran parlare dell’apertura al dialogo di Meloni, sono rimaste al momento solo parole".
Qui l'intervento di Conte sul salario minimo