Guido Crosetto sul golpe in Niger: "Interventi di bianchi europei? Effetti deflagranti"
Nel Niger, dove vi è in atto un golpe, "un intervento fatto da europei bianchi per andare a incidere in una cosa interna rischierebbe secondo me di avere effetti deflagranti". Guido Crosetto delinea una situazione delicatissima, perché "si cammina sulle uova e ogni atto bisogna valutarlo tre volte per quello che può essere l'effetto. Va bene mantenere i contingenti europei affinché la situazione non deflagri e diventi una guerra sanguinosa, ma è il momento di ragionare". L'esempio è lampante: "Abbiamo ferite nel mondo che nascono da accelerazioni non ragionate. Secondo me la situazione è recuperabile senza interventi troppo duri".
Ospite all'appuntamento dal titolo "Mondo furioso" la rassegna culturale ad Asiago, il ministro della Difesa ricorda che questo vale "tanto più che il 3 giugno è la festa di liberazione del Niger dalla Francia, che è un giorno simbolico ma non in senso positivi per l'Europa". Intanto si è svolta questo pomeriggio, a Palazzo Chigi, una riunione "di aggiornamento e analisi della situazione in Niger".
All'incontro, si legge in una nota, "presieduto dal presidente Giorgia Meloni, hanno partecipato il vicepresidente del Consiglio e ministro degli affari esteri Antonio Tajani, il Ministro della difesa Guido Crosetto, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano e i vertici dell’Intelligence". L’Italia, viene espresso, "auspica una soluzione negoziale della crisi e la costituzione di un governo riconosciuto dalla comunità internazionale. Il Presidente del Consiglio, che viene costantemente informato sull’evoluzione della crisi, ha posto la massima attenzione sugli italiani presenti in Niger".