Patrick Zaki, la rivelazione: "Volo di Stato? Come sono tornato in Italia"
Patrick Zaki torna a parlare. Dopo l'intervento a In Onda, il talk show di La7 condotto da Luca Telese e Marianna Aprile, Zaki concede un'intervista a Repubblica. Nel colloquio nella redazione romana del quotidiano, Zaki parla dei suoi obiettivi: "l carcere non ha cambiato nulla, non farò passi indietro. Voglio riprendere i miei studi in Italia proseguendo il mio percorso accademico nell’ambito dei diritti umani, miro a un dottorato, lo sto preparando ma dovrò competere con ottimi colleghi. Voglio vivere fra Egitto e Italia, i miei due paesi, battendomi per chi ne ha bisogno. Userò la mia visibilità per parlare in nome di chi non può farlo".
Inevitabile poi la domanda su quel "gran rifiuto" per il volo di Stato messo a disposizione dall'Italia: "Nessun attivista indipendente può accettare qualcosa da un governo, nemmeno quando si tratta di offerte generose. E poi non sono nemmeno un cittadino italiano, non potevo certo salire su un volo pagato dai contribuenti. Sono venuto in economy pagando di tasca mia. Una scelta che rifarei".
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Solo qualche giorno fa, ospite a In Onda, Zaki aveva affermato: "Un attivista deve rimanere indipendente. Sono egiziano" aveva aggiunto, "e non volevo che gli italiani pagassero con le loro tasse" il rientro in Italia. Infine il ritorno in Egitto tra qualche giorno. Zaki non ha paura: "Perché dovrei averne? È finita, mi hanno graziato e non possono accusarmi di nulla, non ho fatto niente di male! Il matrimonio è un passo importante per me e per la mia fidanzata, che mi ha sostenuto e aspettato tutto questo tempo. Vogliamo dei figli, una vita normale, stabilità. Ma so già quando torno da voi: il prossimo 20 settembre, finita la luna di miele".
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