Elly Schlein, Gianni Cuperlo durissimo: "Una scelta insensata"
Gianni Cuperlo si toglie qualche sassolino dalla scarpa. Silurato da Elly Schlein, che ha ben pensato di sostituirlo alla presidenza della Fondazione del Pd per Nicola Zingaretti, il dem non rimane a guardare. Tra le prime intenzioni del suo successore ci sarebbe il coinvolgimento dei big del partito. Una proposta che non trova Cuperlo d'accordo: "Non mi sembrerebbe una scelta sensata. I nostri limiti sono nell'incapacità di aprirsi al buono che sta fuori da noi e dunque meglio non riprodurre vecchi caminetti, tuona raggiunto da La Stampa.
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Ma dopo queste - dure - parole, il deputato tiene a precisare che "chi dirige ha il diritto di scegliere le persone da impegnare in ruoli e funzioni diverse". Sempre però tenendo in considerazione le varie correnti. "Negli anni - prosegue - abbiamo scambiato l'unità formale per una sintesi vera. Sento ripetere 'non siamo una corrente' ma poi quelle 'non correnti' decidono ruoli, posti, candidature".
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Da qui il consiglio a Bonaccini, da cui è arrivata l'idea di un'area politico-culturale chiamata Energia Popolare: "A Stefano ho detto che le correnti ci sono e vanno pesate nel consenso che hanno, soprattutto servono se partoriscono idee, eresie, provocazioni. L'unità è sempre un valore in un partito dove la libertà del pensiero deve trovare uno slancio e una solidarietà comuni. L'alternativa sono i partiti personali che nascono e muoiono col loro leader". In ogni caso questo non basta per vincere le Europee. "Se guardo alla battaglia sul salario minimo o alla difesa della sanità pubblica, rispondo che siamo sul sentiero giusto. Poi so che non basta, perché un'alternativa è vincente se ritenuta credibile e per esserlo deve accompagnare a forti battaglie sociali una riscossa etica, un'immagine coinvolgente del paese che si ha in mente. Al fondo l'Ulivo fu questo e non è un caso che vinse".