Carlo Calenda, harakiri con questa foto: "Ma un leader nazionale può dire queste c***?"
Direttamente da Capalbio, luogo-simbolo della sinistra super-radical e super-chic, ecco che tuona Carlo Calenda. La denuncia viaggia in una fotografia pubblicata sul suo profilo Facebook. Il leader di Azione infatti ha pubblicato sul social lo scatto di un rifiuto, della plastica, in cui si è imbattuto nel mare, mentre faceva il bagno tra Capalbio ed Ansedonia.
Dunque, Calenda ha cannoneggiato: "Il mare di Ansedonia è pieno di plastiche. Brillante gestione del Comune di Orbetello". Insomma, tira in ballo il sindaco di Orbetello. "Così pulisce la Laguna in mare. Poi parliamo di ambiente e idrogeno...", aggiunge polemico.
Peccato però che il primo cittadino chiamato in causa, Andrea Casamenti, a stretto giro risponda sempre su Facebook. Picchiando altrettanto duro: "Le plastiche che escono dalla laguna non si era mai sentita. Sicuramente è Scherzi a Parte. Mi chiedo se il dottor Calenda abia idea di cosa sia la Laguna di Orbetello. Nella laguna ci sono le alghe e non le plastiche e le alghe sono bloccate da uno strumento che si chiama sgrigliatore sempre in funzione", ha inchiodato Calenda.
E ancora: "Le plastiche vengono portate dal mare a prescindere e nel Comune di Orbetello vengono tolte ogni giorno tramite addetti. Mi chiedo se un leader nazionale possa scrivere queste castronerie senza prima informarsi, magari chiamando i diretti interessati che avrebbero potuto spiegargli, evitandogli una brutta figura". Un massacro, per Carlo Calenda.
Ma è cosa nota, mister Azione non è uno abituato a tacere. Dunque, ecco che ha scelto di contro-replicare con una dichiarazione consegnata al Corriere Fiorentino: "Frequento questo luogo da 25 anni ma l’arrivo di plastiche di questi giorni è surreale, la foto che ho fatto ieri è frutto di quello che ho raccolto facendo un semplice tuffo in mare. I gestori dello stabilimento sostengono che solitamente quando si ha la concomitanza dei due fattori, scirocco e operazione di apertura della Laguna si ha uno sversamento di materiali dalla Laguna in mare (...). Io ho raccolto l’informazione dai gestori degli stabilimenti", conclude Carlo Calenda, facendo una parziale marcia indietro (con cui scarica la responsabilità della denuncia errata sui "gestori degli stabilimenti")