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Guido Crosetto inchioda Patrick Zaki: "Bene così, risparmiamo pure!"

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Patrick Zaki, l'ingrato. Graziato da al-Sisi in virtù dell'opera del governo e della diplomazia italiana, Giorgia Meloni in primis, il ragazzo egiziano sceglie di rifiutare il volo di Stato per tornare in Italia. Ma non solo: un secco "no" a tutte le soluzioni per il rientro che gli erano state offerte dall'esecutivo tramite Michele Quaroni, ambasciatore italiano al Cairo. Un rifiuto vissuto, comprensibilmente, come uno "sgarbo" dal governo stesso. Un governo che per certo a Zaki non piace. Ma al quale dovrebbe mostrare riconoscenza per il fatto di essere libero.

"Alla Farnesina siamo abituati a tutto", trapela dal dicastero. Dunque le parole di Antonio Tajani, ministero degli Esteri: "A noi interessava liberare Zaki e abbiamo lavorato in questo senso. Poi come vorrà tornare in Italia, tornerà. Gli erano state offerte delle possibilità, non un obbligo. La scelta è sua", ha tagliato corto confermando i rifiuti e mostrando ovvio disappunto.

 

Dunque, ecco anche le parole di Guido Crosetto, il ministro della Difesa, che interpellato sulla decisione di tornare in Italia autonomamente replica, tranchant: "È una scelta personale, ci ha anche fatto risparmiare dei soldi, quindi va bene così". Una discreta stoccata, insomma. Non ci sono insomma dubbi: Zaki non vuole apparire al fianco di esponenti del governo di centrodestra italiano. Una sorta di sfida politica. Un gesto piuttosto sconcertante, poiché senza questo stesso governo, ora come ora, Zaki si troverebbe - ancora - nelle carceri egiziane.

 

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