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Mario Draghi, un anno dopo le dimissioni: la sua nuova vita

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Ora Mario Draghi si lascia tutto alle spalle: politica e polemiche. Il suo governo fu quello delle crisi. Quando l'ex presidente della Bce varcò la porta di Palazzo Chigi, era in corso la pandemia. Un momento tutt'altro che semplice e che il premier cercò di affrontare con una campagna vaccinale ex novo. Gli esordi - ricorda Il Corriere della Sera - furono complessi: mancavano le dosi e l'allora presidente del Consiglio, seccato dal comportamento dei partner europei, prese a chiamare insistentemente i suoi potenti amici ai vertici delle multinazionali farmaceutiche americane perché lo aiutassero.

 


"Devono sentirsi stalkerizzati", confidò un giorno a un ministro: "Non mi rispondono più". Alla fine risposero e il piano anti-Covid risultò vincente. Poi la guerra in Ucraina che causò la crisi economica. Ma nonostante questo la sua posizione rimase irremovibile: pieno sostegno a Kiev. Sua l'idea del famoso viaggio in treno con Emmanuel Macron e Olaf Scholz. Così come ci fu sempre il suo nome dietro il "price cap", utile ad abbassare il prezzo del gas.

 

 

E oggi, invece, di cosa si occupa Draghi? L'ex numero uno della Bce va girando il mondo per conferenze.  A ottenere un nuovo incarico non ci pensa affatto. "Sono appena salito in aereo per andare a occupare la poltrona", ha detto scherzando. Insomma, Draghi a un anno dalle sue dimissioni non si pente della sua scelta, anche se a volte continua a incontrare suoi ex ministri. Niente ritorno in politica però, per il banchiere si apre una nuova fase della vita. 

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