Marina Berlusconi "ha ragione": la clamorosa sponda a sinistra
"Ha ragione Marina". La pesantissima lettera della figlia primogenita di Silvio Berlusconi al Giornale, in cui accusa la magistratura politicizzata di aver perseguitato "senza pudore" il padre anche dopo la sua morte, trova l'appoggio pesantissimo in parlamento anche fuori dal centrodestra. A sostenere la tesi della riforma della giustizia arriva infatti Raffaella Paita, coordinatrice di Italia Viva e presidente del gruppo Azione-IV al Senato, che segna un avvicinamento sostanziale tra il partito fondato da Matteo Renzi (e metà della mela spaccata del fu Terzo Polo) e Forza Italia.
"Oggi Il Giornale pubblica una lettera di Marina Berlusconi sulla giustizia: è la lettera della figlia ma anche della cittadina, dell'imprenditrice che denuncia lo stato patologico della giustizia in Italia e quel rapporto inquinato che c'è fra certe procure e certa stampa". "Credo ci sia voluto tanto coraggio a scrivere una lettera così forte e al tempo stesso intima - prosegue la Paita -. La ringrazio perché è una testimonianza che vale più di tante nostre parole. Ha ragione Marina, quando dice che la guerra dei 30 anni non è ancora finita. Ha ancora ragione quando parla di damnatio memoriae da parte della procura di Firenze", aggiunge la senatrice. "È il momento di riformare davvero la giustizia. Senza timidezze. Italia viva andrà avanti, ci assumeremo la piena responsabilità e ci metteremo il coraggio che ad altri sembra mancare. Non accetteremo mai riformicchie".
"La lettera di Marina Berlusconi, sulle persecuzioni che Silvio Berlusconi continua a subire anche dopo la sua scomparsa, andrebbe letta nelle scuole dove si formano i nuovi magistrati. Perché così imparerebbero il valore della verità e il dovere di non alimentare quelle che giustamente anche Marina considera manovre politiche che deviano il corso della giustizia. Ci battiamo da anni contro accuse farneticanti", fa eco Maurizio Gasparri, senatore di Forza Italia. "Le parole di Marina sono sacrosante. E mi unisco, non da oggi, al suo sdegno. Perché questa vergogna deve cessare. Questo stravolgimento della verità, contro il quale Forza Italia si dovrà continuare a battere nelle sedi politiche e parlamentari, con un vigore ancora superiore a quello del passato. Lo dobbiamo a Silvio Berlusconi, campione della legalità e nostro perenne punto di riferimento".