Schlein, rivolta di De Luca: "Questa verogogna", il documento-bomba del Pd
Tra Elly Schlein e Vincenzo De Luca la tensione è alle stelle. La segretaria del Pd era a Napoli per un evento contro l'autonomia differenziata ma il governatore campano e il figlio Piero De Luca erano assenti. Del resto il partito campano è schierato con De Luca e contro la Schlein. E ha pure prodotto un documento - firmato da otto consiglieri di Napoli, Salerno, Avellino e Benevento - che è una vera e propria "bomba" sul Pd: i vertici nazionali vengono accusati di tenere il "partito campano in ostaggio fin dopo le elezioni europee. Un atto di protervia inaccettabile". Dunque "sollecitiamo" il Nazareno a "porre fine quanto prima a questa vergogna", riporta il Corriere della sera.
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In questo scenario Antonio Misiani, il commissario campano mediatore e regista dell’incontro tra De Luca e Schlein, interviene. Quindi spunta un secondo documento dove però non si leggono parole pesanti come "ostaggio", "protervia" e "vergogna". Anche se il concetto è lo stesso: "Nel mentre sollecitiamo i vertici nazionali a porre fine al commissariamento consentendo lo svolgimento del congresso, gli scriventi assumeranno ogni iniziativa autonoma per non bloccare la vita e l’azione politica del partito in Campania. A partire dalla convocazione per fine luglio di una riunione congiunta delle direzioni provinciali, aperta agli esponenti del Pd che ricoprono incarichi istituzionali, a livello locale, regionale, nazionale ed europeo".
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Qualcuno parla di "un atto eversivo, altrove abbiamo commissariato per molto meno". La tensione è altissima e l'estate del Pd si annuncia quantomeno "scoppiettante". Anche se lo stesso Misiani aveva detto: "Il congresso lo faremo appena possibile, quando ci saranno le condizioni. Se non c’è civiltà nei rapporti non si fanno passi in avanti". Ma il caso Campania ormai è esploso.