Serracchiani, fango su Meloni: "Social card? Presi in giro i poveri"

mercoledì 12 luglio 2023
Debora Serracchiani

Debora Serracchiani

2' di lettura

La "social card" del governo di "social" "ha solo il video della presidente del Consiglio Giorgia Meloni. Non aiuta chi soffre l’aumento dei prezzi ed esclude chi è più in difficoltà", tuona in un post pubblicato sul suo profilo Twitter Debora Serracchiani. "Prima si sono accaniti contro i poveri - prosegue la componente della Segreteria nazionale del Partito democratico - ora li prendono in giro". "Un euro al giorno, una tantum. C’è un limite alla propaganda", conclude la Serracchiani.  

La carta contro il caro prezzi "Dedicata a te" presentata ieri 11 luglio dal governo Meloni darà un aiuto a 1 milione e 300mila famiglie a basso reddito con un contributo di circa 380 euro per l’acquisto di beni di prima necessità. Una cifra ridicola secondo opposizione e sindacati secondo i quali era meglio il reddito di cittadinanza. "Dopo aver tolto" l'assegno a "500 mila nuclei familiari in condizioni di povertà e disagio, il governo lancia in pompa magna quello che è semplicemente un contributo una tantum di 383 euro per l’acquisto di beni alimentari di prima necessità: praticamente l’equivalente di un solo caffè al giorno", commenta la segretaria confederale della Cgil Daniela Barbaresi. "Prima si cancella il RdC, risparmiando a regime 2,7 miliardi di euro da uno strumento di contrasto alla povertà, poi, anziché intervenire sul potere d’acquisto di salari e pensioni, si prevede uno stanziamento di mezzo miliardo di euro per una misura dall’impatto risibile".

"Giorgia Meloni smantella l’unico strumento di protezione sociale, il reddito di cittadinanza, con una mano e poi offre una mancetta con l’altra, una cifra che insulta la dignità delle persone e non cambierà la vita di nessuna famiglia in difficoltà: i 382 euro della carta per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità corrispondono a circa 30 euro al mese, meno di un euro al giorno", afferma la segretaria del Pd Elly Schlein spiegando che quei soldi "andranno solo a nuclei familiari di tre persone con Isee fino a 15 mila euro, lasciando fuori le persone anziane che vivono da sole e tutti i percettori del reddito di cittadinanza. È una misura che esclude i comuni e i servizi sociali che invece conoscono le situazioni più critiche sul territorio". E parla di "mmancetta una tantum" il leader del M5s Giuseppe Conte. "Una vergogna. Perché prima fai cassa sulla pelle dei cittadini bisognosi prelevando dal reddito di cittadinanza quasi 3 miliardi, poi ridistribuisci 383 euro per fare la spesa una tantum".