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Carta dedicata a te, 382 euro per fare la spesa: a chi spetta e come funziona

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La buona notizia è che il governo interviene per aiutare un milione e 300mila famiglie a far fronte al caro spesa con una card di 382,50 euro per l’acquisto di generi alimentari di prima necessità: dal pane alla pasta. Quella meno buona, ma prevedibile in tempi di magra come questi, è che la "Carta dedicata a te", così si chiama, è una tantum e non può essere cumulata con altri tipi d'intervento, come il Reddito di cittadinanza. "La cassa dello Stato non ha risorse infinite", ha puntualizzato il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, "e dobbiamo cercare di dare una mano a tutti coloro che hanno bisogno con misure calibrate". "L'intervento", ha spiegato il ministro nel corso della presentazione della Card è finalizzato anche all'aumento dei consumi. Lo sforzo è quello di una corresponsabilizzazione collettiva per aiutare i più fragili".

Oltre al reddito di cittadinanza, la 'carta dedicata a te' è off-limits anche per chi già riceve sostegni come la cassa integrazione e i fondi di solidarietà per l'integrazione al reddito. Nel sito del ministero dell'Agricoltura viene riportato l'elenco degli esclusi dal bonus presentato oggi, e si legge che il contributo non è erogabile ai nuclei familiari nei quali almeno un componente sia percettore di: nuova assicurazione sociale per l'impiego (Naspi e indennità sociale di disoccupazione per i collaboratori dis-coll); indennità di mobilità; e qualsiasi altra forma di integrazione salariale per disoccupazione involontaria erogata dallo Stato. 

 

Le famiglie che beneficeranno dell'aiuto saranno quelle con un reddito di 15mila euro lordi e tre componenti il nucleo familiare. Non dovranno presentare alcuna domanda: a partire dal 18 luglio i Comuni invieranno le comunicazioni ai beneficiari (stimati in circa 1,3 milioni) della carta contenenti le indicazioni per il ritiro delle card presso gli Uffici postali. Si tratta di una misura che è stata inserita nella legge di Bilancio 2023, grazie allo stanziamento di un fondo specifico di 500 milioni di euro

 

 

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