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Alessandro Sallusti: una sinistra ridotta a frugare nel cestino dei rifiuti

Alessandro Sallusti
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È l’estate dei parenti, alcuni nelle vesti di vittime, altri di carnefici, e la sinistra ci si butta a pesce. Invece che del futuro del Paese le opposizioni si occupano a tempo pieno del figlio di La Russa, del compagno della Santanchè ora anche dell’ex compagna di Filippo Facci come se, per quest’ultimo caso, fosse una notizia che spesso i matrimoni finiscono a piatti in faccia con reciproche accuse per lo più false o gonfiate. C’è una sola di queste storie che abbia a che fare con la politica? No, eppure questi avvoltoi girano attorno alle famiglie già distrutte di loro in cerca di cibo da offrire in pasto alla loro opinione pubblica, una volta interessata ai salari oggi al gossip.

È il degrado politico ed etico della sinistra, il nuovo corso della Schlein si ispira più a Novella 2000 che ai “Quaderni” di Antonio Gramsci ma va bene così, ce ne faremo una ragione. Anzi se ne faranno loro una ragione, del resto basta leggere gli ultimi sondaggi che confermano una grande fiducia degli italiani in questo governo.

Non me la vedo Giorgia Meloni intimorirsi per queste campagne diffamatorie. Ieri si stava preparando al vertice Nato che si tiene in queste ore, in cui si decidono delicati equilibri internazionali, diciamo che si parla del ruolo dell’Italia nel futuro del mondo e tutto quello che ne consegue. Immagino che qualcuno l’avrà avvisata: «Presidente, guardi che a Roma sta scoppiando un casino per l’ex compagna di Facci». Me la vedo, e mi sembra di sentirla la voce della premier: «Sti cazzi!». E per fortuna la cosa è rimasta riservata, altrimenti la Schlein avrebbe subito depositato una interpellanza urgente con ovvia ed ennesima richiesta di dimissioni per condotta sessista e volgare.

 

 

È che è la storia, attraverso il popolo, ad assegnare i compiti. Alla destra è capitato quello di governare il Paese, alla sinistra quello di frugare il cestino dei rifiuti in cerca di qualche cosa di utile; alla destra quello di attaccare i problemi trovati dopo tredici anni di governo della sinistra, alla sinistra quello di attaccare le persone della destra e i loro parenti. Che poi attenzione: anche a sinistra politici e giornalisti tengono famiglia, e spesso - quella di Togliatti insegna - meno morigerate ed eticamente ineccepibili in tutti i campi di quanto si vuole credere. Ma si sa, da quelle parti predicare bene e razzolare male è lo sport preferito.

 

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