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Eugenia Roccella contestata in pubblico: vietato parlare di La Russa

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Ancora una volta nel mirino dei "sinceri democratici" ci finisce Eugenia Roccella, ministro della Famiglia, contestata in modo sonoro semplicemente perché ha detto la sua su Ignazio La Russa.

Ragionando sul caso che sta coinvolgendo Leonardo Apache, il figlio del presidente del Senato, Roccella ha affermato: "Non entro nei casi individuali e nelle reazioni di una persona che ha un rapporto affettivo, è il padre dell'eventuale indagato. Posso dire che è colui che per la prima volta ha proposto una manifestazione di soli uomini contro la violenza sulle donne, mi sembra questa già una risposta".

Parole che però non sono piaciute a lor signori del pubblico, l'occasione era l'incontro "Il libro possibile". Dunque ecco i "buu" del pubblico, poi alcuni dei contestatori hanno anche lasciato i loro posti. "Ci contestano solo perché non si accetta l'idea che in democrazia possa vincere la destra. Le donne di sinistra si chiedano però come mai sia una donna di destra ad essere la prima donna a guidare il Paese", ha rimarcato.

 

Nel corso del dibattito, Roccella ha detto la sua anche sul caso-Santanchè: "Da garantista io credo che non ci sia alcun bisogno di dimettersi", ha tagliato corto il ministro della Famiglia commentando la vicenda che coinvolge il ministro del Turismo e il Twiga.

 

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