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"Funerali di stato e lutto nazionale": Meloni spiazza gli anti-Cav

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A seguito della scomparsa dell'ex presidente del Consiglio dei ministri Arnaldo Forlani è stata disposta, dall'8 al 10 luglio 2023, l'esposizione a mezz'asta delle bandiere nazionale ed europea sugli edifici pubblici dell'intero territorio nazionale e sulle sedi delle rappresentanze diplomatiche e consolari italiane all'estero. Il 10 luglio 2023, giornata di celebrazione delle esequie di Stato, è dichiarato lutto nazionale. Lo comunica una nota di Palazzo Chigi. Non risultano, almeno per il momento, polemiche sulla decisione del governo, in tutto e per tutto analoga a quella presa un mese fa per la morte di Silvio Berlusconi, leader di Forza Italia e  presidente del Consiglio per ben quattro volte. 

Una raffica di critiche, quando non insulti, rivolti in quei giorni dolorosi non solo al fondatore e leader di Forza Italia (nonché protagonista indiscusso della vita economica, televisiva, sportiva e sociale dell'Italia dagli anni Settanta a oggi), ma anche e soprattutto al governo di centrodestra, accusato di voler favorire la "celebrazione" e l'apologia dell'uomo che nel 1994, di fatto, creò il concetto stesso di "centrodestra" unito. In tanti, da sinistra, ricordavano anche le vicende giudiziarie e la condanna subita da Berlusconi nel processo Mediaset, motivando quest'ultimo fatto come sufficiente a non concedere l'estremo onore "di Stato" al Cavaliere.

Anche Forlani, indiscusso protagonista della Prima Repubblica, segretario della Democrazia Cristiana e anche candidato alla Presidenza della Repubblica nel 1992, è stato in realtà azzoppato politicamente proprio dalle inchieste ai suoi danni nel periodo di Mani Pulite, che portarono a una condanna a 2 anni e 4 mesi per finanziamento illecito nel processo Enimont e a una assoluzione "con formula piena" avvenuta nel 2004 nel processo per tangenti sulle autostrade. Si segnalano, per il momento, le proteste di chi chiedeva anche per lui, come per Berlusconi, il lutto nazionale come forma di "risarcimento morale" propri per quello concesso al Cav. 


 

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