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Pier Silvio Berlusconi alla guida di Forza Italia? "Non scendo in politica"

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"Non ho intenzione di scendere in politica, per ora". Lo dice chiaro e tondo Pier Silvio Berlusconi, che smentisce le voci che lo vedevano seguire le orme del padre Silvio. "La politica è un mestiere serio, che non si impara dall'oggi al domani", precisa per poi ammettere che dopo la morte del leader di Forza Italia "qualcosa a livello emotivo si è mosso: ho pensato che il suo rapporto con gli italiani e con l'Italia, fatto di amore e di libertà, è un lascito che deve vivere. Peraltro io ho 54 anni, mio padre ne aveva 58 quando è sceso in politica…", aggiunge con un sorriso. "Chi sostituirà mio padre? "Nessuno mai". Poi una frase di apprezzamento per il premier Giorgia Meloni: "Ho un buon rapporto con Giorgia Meloni la conosco da molti anni, e' una persona che stimo, e' giovane e decisa. Ho una stima personale per il nostro premier. Per la prima volta in Italia dopo tanti anni - dice - c'e' un governo votato dagli elettori e che sta facendo del suo meglio e penso che Forza Italia possa e debba garantire continuita' e stabilita' al governo. E che oggi al di la' di come la si pensa, la cosa importante e' che in Italia ci sia un governo che dia la sufficiente stabilita' per andare avanti in un lavoro che troppe volte e' stato interrotto".

Intanto, nel giorno in cui il notaio convoca i figli del Cav, Pier Silvio boccia l'ipotesi di vendita di Mfe-Mediaset. "In famiglia non ne abbiamo parlato - ribadisce l'amministratore delegato del gruppo televisivo -. Mi ha dato fastidio che con la morte di mio padre ci siano state simili ipotesi, ma è normale". Alla presentazione dei palinsesti l'ad nega anche la fusione con l'emittente televisiva Prosieben. "A noi interessa il progetto industriale, oggi dire come" si potrà realizzare "è fuorviante. Lo vedremo".

Nei giorni scorsi si era vociferato che la presenza del Biscione con quasi il 30 per cento in Prosieben potesse concludersi con una fusione con il gruppo media tedesco. Quello in Germania, dove Mfe-Mediaset è ampiamente primo azionista in Prosieben con una crescita costante nell'azionariato fino all'attuale soglia dell'obbligo dell'Opa, "è un progetto da portare avanti con sangue freddo. Siamo in una posizione di forza: vogliamo fare in fretta, ma non c'è fretta". Da qui la stoccata finale: "Sono orgoglioso che aziende italiane studino un'espansione internazionale e non che pezzi di Italia siano conquistati da un gruppo straniero. Il nostro obiettivo resta questo".

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