Matteo Salvini, rivoluzione-mutuo: la rata ribaltata con una sola mossa
Dopo aver fatto sentire la sua voce a Christine Lagarde, presidente della Banca centrale europea, Matteo Salvini passa ai fatti. "Stiamo lavorando con le banche per allungare le scadenze di chi ha un mutuo a tasso variabile, che per colpa delle scelte della Bce sta aumentando come rata incredibilmente - fa sapere il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti a Radio Anch'io su Radio1 -. Mi piacerebbe che le banche italiane allungassero per famiglie e imprese i tempi di pagamento e quindi la rata rimanesse uguale".
Al vaglio del governo, infatti, l’ipotesi di venire incontro alle famiglie in difficoltà con il pagamento del mutuo. D'altronde le previsioni non sono delle migliori. Ad oggi l’Euribor a tre mesi, ossia il parametro per i finanziamenti indicizzati, è sopra il 3,6 per cento. Se si considera che a questo va poi aggiunto lo spread, le rate possono arrivare anche a sfiorare il 5 per cento per mutui iniziati all’1. Tradotto: un mutuo da 200 mila euro a 30 anni partito cinque anni fa al tasso dell’1 per cento aveva una rata iniziale di 643 euro al mese, oggi è arrivata al 1.214, quasi il doppio.
E la situazione non va che peggiorando, visto che la Lagarde ha annunciato nuovi rialzi. "Il nostro lavoro non è ancora finito. Escludendo un mutamento sostanziale delle prospettive di inflazione, continueremo a innalzare i tassi a luglio", ha detto scatenando le reazioni del governo. "Non credo che vada in direzione della crescita continuare ad aumentare i tassi di interesse, soprattutto non condivido gli annunci fatti in largo anticipo", sono state le parole di Antonio Tajani al quale sono seguite quelle dell'altro vicepremier, Salvini: "Quella annunciata da Christine Lagarde è una scelta insensata e dannosa, anche perché l’inflazione è stata causata dai prezzi dell’energia. La Lagarde ha un mutuo a tasso variabile? Sa di quanto stanno aumentando le rate?".