Cerca
Logo
Cerca
+

Sondaggio Demos, Elly Schlein spazzata via: numeri imbarazzanti

  • a
  • a
  • a

Quello che emerge dai risultati del sondaggio condotto da Demos per La Repubblica "è, sicuramente, la stabilità”, scrive Ilvo Diamanti illustrando la sua ultima rilevazione per il quotidiano diretto da Maurizio Molinari. Fratelli d'Italia e la sua leader Giorgia Meloni, "appaiono ancora saldamente davanti a tutti, nelle preferenze degli elettori (intervistati). Con l’eccezione, fra i leader, di Mario Draghi. 'Escluso' dalla scena politica da Giuseppe Conte". FdI resta "saldamente davanti agli altri partiti, con il 29% dei consensi". 

 

 

Restano "limitate" la "pressione e l’opposizione" "dell’altra parte". Il Pd, infatti, "distanziato di oltre 8 punti, è risalito al 20,6%. Di poco, rispetto ad aprile. Ma oltre 3 punti in più, da inizio anno. Quando si era fermato al 17,5%. Dietro, lo scenario si conferma stabile. Il M5S al 15%. Gli altri partiti sotto il 10%. La Lega: 8%. FI: 7,8%. Più lontani, i partiti del Terzo Polo: Azione e Italia Viva, oggi ben distanti. Fra loro. Infine, Verdi e Sinistra Italia. E +Europa di Emma Bonino. Insomma, si tratta di un quadro noto. Che non ha subìto mutamenti significativi, nell’ultimo periodo", prosegue Diamanti.

Di conseguenza "il sostegno elettorale alla coalizione di governo" "resta largamente maggioritario. Mentre il “campo largo” di centrosinistra "rivela 'distanze larghe' e crescenti fra i due 'attori politici' principali: Pd e il M5S. A svantaggio dei 5S. Sul piano dei consensi". E così si spiega anche la previsione sulla durata del governo: "Una larga maggioranza dei cittadini, infatti, ritiene che 'durerà' a lungo. Poco più di metà delle persone intervistate (51%) ritiene che resterà in carica 'fino alla fine' della legislatura. E, secondo un ulteriore 11%, almeno un altro anno".

 

 

E questo "segno della stabilità contrassegna anche la fiducia nei confronti dei leader". Davanti a tutti c'è ancora Mario Draghi (57%), seguito da Giorgia Meloni (54%). A distanza, Antonio Tajani, Giuseppe Conte, Emma Bonino e Matteo Salvini, "l’unico a manifestare una crescita, per quanto limitata, di consensi". Più in basso, "Elly Schlein, che, con il 31%, subisce un calo di fiducia significativo".

Dai blog