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Generale Figliuolo, Repubblica: "Il meglio del contrario del bene"

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Il generale Francesco Figliuolo? Bravissimo, adattissimo. Ma solo se a proporlo come commissario post-alluvione in Emilia Romagna fosse stato il centrosinistra. Siccome invece a indicarlo è il governo guidato da Giorgia Meloni, non va bene. A dirla così, nero su bianco, è Francesco Merlo nella sua rubrica delle lettere su Repubblica. Un lettore, pacatamente, chiede conto del "paradosso del Generale Vaccino scelto dagli ex banditi dei no vax", sottolineando come "per battere Stefano Bonaccini" (il governatore emiliano del Pd, il favorito per il ruolo di commissario) il governo "è stato addirittura costretto a fare la sua prima e unica buona nomina".

 

 

 

La scelta, replica Merlo con buona dose di veleno, presenta "qualche rischio" perché Figliuolo "usato contro Bonaccini ricorda il famoso verso del Metastasio - è la citazione colta dell'editorialista di Repubblica, che snocciola la massima: "Senza bisogno non s'accrescano i rischi.- -Il buon si perde talor, cercando il meglio". Tradotto: Figliuolo sarà pure bravo, anzi bravissimo, ma cercando il meglio anziché il buono si potrebbe ottenere il peggio. Meglio, dunque, puntare su Bonaccini. Tutto torna, no?

 

 

 

"In pandemia - prosegue nel ragionamento Merlo - dopo i disastri di Conte e Arcuri, Figliuolo fu l'arrivano i nostri. Adesso che i nostri erano già lì, Figliolo è il meglio contrario del bene". Certo, al di là del lapsus involontario (Repubblica che definisce "i nostri" il governatore del Pd, ovviamente), si potrebbe obiettare: chi può dire che l'amministrazione del Pd, che molti indicano come parzialmente colpevole del disastro tecnico causato dall'alluvione  (o perlomeno non totalmente irreprensibile, per quanto riguarda le omissioni nella manutenzione del territorio), fosse la  migliore opzione possibile per affidare la ricostruzione? Il centrosinistra, ça va sans dire.

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