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Salvini, "no all'autorizzazione a procedere": vittoria su Carola Rackete

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No all’autorizzazione a procedere nei confronti di Matteo Salvini: l’Aula del Senato ha approvato con 82 sì, 60 no e 5 astenuti la relazione della Giunta delle elezioni e delle immunità parlamentari che il 28 febbraio scorso ha deliberato, a maggioranza, l’insindacabilità nell’ambito di un procedimento penale nei confronti del leader della Lega, all’epoca dei fatti ministro dell’Interno, per diffamazione nei confronti di Carola Rackete

Il riferimento è al procedimento per diffamazione continuata e aggravata della Rackete, ex comandante della Sea Watch 3, la nave della ong tedesca impegnata nel soccorso di 53 migranti il 12 giugno 2019. "per aver proferito diverse frasi offensive" sui social e in una intervista televisiva. Lo scorso febbraio la delibera della giunta riteneva che le dichiarazioni di Salvini costituissero opinioni espresse da un membro del parlamento nell’esercizio delle sue funzioni e pertanto tutelate dalla Costituzione. 

Ha votato a favore della relazione della giunta e contro l’autorizzazione a procedere la maggioranza compatta. A votare contro invece sono stati Pd, M5s e Alleanza Verdi e Sinistra. In giunta la richiesta del relatore contro l’autorizzazione a procedere ha avuto 10 voti favorevoli, 3 contrari (2 del Pd e uno del M5s) e due astenuti (Ivan Scalfarotto di Italia viva e Ilaria Cucchi di Avs)

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