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Dunja Mijatovic, attacco all'Italia sui migranti. Fitto: "Rabbia e incredulità"

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Ancora lezioni non richieste all'Italia dall'Europa. "È responsabilità dell’Italia e della nostra comune Europa fermare la tragedia umana in corso nel Mediterraneo. È giunto il momento di intraprendere azioni collettive per porre fine alla perdita di vite umane in mare, anche attraverso la condivisione delle responsabilità per un’adeguata capacità di salvataggio e il trasferimento delle persone soccorse". Lo ha dichiarato oggi la commissaria per i diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic, dopo una visita di cinque giorni in Italia incentrata sui diritti umani di rifugiati, richiedenti asilo e migranti e sui diritti delle donne e la parità di genere. A questo punto arriva l'attacco al nostro Paese: "L’Italia deve smettere di mettere in pericolo la vita e la sicurezza di rifugiati, richiedenti asilo e migranti facilitando la loro intercettazione e il loro ritorno in Libia, dove subiscono diffuse e gravi violazioni dei diritti umani. Qualsiasi attività di cooperazione con paesi terzi, inclusa la Tunisia, deve essere subordinata a salvaguardie complete ed efficaci dei diritti umani. In assenza di tali tutele, queste attività portano solo a maggiori sofferenze umane".

La risposta non si è fatta attendere. Il ministro agli Affari Europei, Raffaele Fitto afferma: "Suscitano incredulità e rabbia le parole del Commissario per i diritti umani del Consiglio d’Europa sull’Italia. Non accettiamo lezioni da chi seduto comodamente sul divano si permette di guardare e giudicare il nostro Paese che in questi anni, spesso da solo, si è fatto carico con sacrificio ed abnegazione del salvataggio e dell’accoglienza di migliaia di migranti e continua a farlo ogni giorno nel pieno rispetto del diritto internazionale e della dignità di chi arriva nel nostro Paese". Parole dure anche da Elisabetta Gardini: "Parole in libertà offensive e che rispediamo al mittente quelle pronunciate dal Commissario dei Diritti umani del Consiglio d’Europa, Dunja Mijatovic. Non accettiamo lezioni da chi seduto ad una scrivania guarda, mentre l’Italia corre in lungo e in largo nel Mediterraneo per salvare vite umane nell’indifferenza generale. Ci saremmo aspettati parole di encomio. È chiaro che questo sproloquio rappresenta una posizione politica. E contraddice quei valori che il Commissario dovrebbero rappresentare. Non solo l’Italia salva ogni giorno vite umane che altri non vogliono nemmeno vedere, girando la testa dall’altra parte, ma il nostro Presidente del Consiglio Giorgia Meloni sta lavorando con i popoli dell’Africa per presentare nei prossimi mesi il piano Mattei. Dall’Italia e dal governo Meloni avete solo da imparare". 

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