Forza Italia, "porte aperte": clamoroso scippo, nomi pesanti
"Porte aperte". Forza Italia si prepara a un clamoroso "scippo" politico. Altro che Opa di Matteo Renzi al partito fondato da Silvio Berlusconi. Dopo la scomparsa del 4 volte presidente del Consiglio, sono gli azzurri a lanciare l'amo, tentando proprio i renziani, contro ogni pronostico. Il percorso di transizione che porterà il partito al Congresso a inizio 2023, con obiettivo le Europee di pochi mesi dopo, potrebbe dunque riservare più di una sorpresa.
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"Siamo uniti e insieme dobbiamo affrontare un percorso democratico che porterà prima alla nomina di un presidente pro-tempore e poi ai congressi comunali e provinciali per definire la nuova leadership", spiega in una intervista alla Stampa il ministro della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo, fratello di quell'Alberto Zangrillo, primario del San Raffaele e medico di famiglia di Berlusconi, che fino all'ultimo è stato al fianco del Cav in ospedale. "Non mi aspetto una Opa da parte di Meloni - spiega, in merito all'ipotesi che possano esserci delle 'fughe' da Forza Italia verso Fratelli d'Italia -. È nell'interesse di tutto il centrodestra mantenere la geometrica della coalizione dando una continuità al governo per arrivare a fine legislatura".
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Diverso, invece, il rapporto con i moderati dell'altro campo, quello delle opposizioni. "Gli elettori hanno capito che il Terzo polo era solo un cartello elettorale e Renzi non mi preoccupa", sottolinea ancora il ministro Zangrillo, che tenta di prendere in controtempo i parlamentari di Italia Viva e, forse, anche qualcuno di Azione di Carlo Calenda: "Il mio auspicio è che i tanti che hanno lasciato Forza Italia, sperando che un centro moderato potesse nascere al di fuori del centrodestra adesso possano ricredersi. Noi continuiamo a essere punto di riferimento all'interno del Ppe e dei valori liberali e cattolici del centrodestra. Non corriamo dietro a nessuno, ma le porte sono aperte". Un appello rivolto a Mara Carfagna, Mariastella Gelmini e non solo.
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