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Silvio Berlusconi, slitta l'apertura del testamento: cosa c'è dietro la frenata

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Tra pochi giorni potrebbe arrivare la parola fine sull'attesa per l'apertura del testamento di Silvio Berlusconi. A quanto pare il notaio Roveda starebbe ultimando le ultime pratiche per l'apertura del testo che riporta le ultime volontà dell'ex premier morto lo scorso 12 giugno. I nodi da sciogliere sono quelli che riguardano il pacchetto di Fininveste e il destino dei beni mobili e immobili del Cav. Sulla data dell'apertura del testamento però, secondo quanto riporta Repubblica, ci sarebbe uno slittamento in avanti di qualche giorno rispetto alla data prevista del 26 giugno. Fonti vicine alla famiglia Berlusconi infatti avrebbero rivelato che l'apertura dovrebbe avvenire tra la fine di giugno e i primi di luglio.

In questo quadro vanno tenute d'occhio due date chiave: il 29 giugno, giorno in cui è convocata l'assemblea di Fininvest per apprvare il bilancio del 2022 e quella del 4 luglio, data in Mfe terrà l'annuale appuntamento per la presentazione dei palinsesti della prossima stagione con Pier Silvio Berlusconi che farà il punto sulle prospettive dell'azienda. Fininvest ha comunque fatto sapere che l'assetto societario rispetterà il principio della continuità, come spesso aveva sottolineato Berlusconi. Il tutto fin quando i figli non prenderanno decisioni diverse che possano prevedere una spartizione delle attività della galassia Berlusconi. Ma di certo questo slittamento sulla data dell'apertura del testamento è un segnale chiaro: non c'è fretta e la famiglia, insieme al notaio, sta cercando di gestire la situazione con la massima serenità senza alcun stravolgimento. 

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