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Forza Italia, rissa Micciché-Schifani: "Penso solo alla vendetta"

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Il Cav è morto da poco più di una settimana e di fatto arriva già la prima bomba su Forza Italia. Perché? Perché in Sicilia gli azzurri se le stanno suonando di santa ragione. Storia vecchia il dissidio tra il governtaore Renato Schifani e Gianfranco Miccichè, ma adesso, dopo la morte di Berlusconi, ogni guerra interna tra gli azzurri assume un significato ben diverso. L'ultimo round è andato in scena nella giornata di ieri, come ha riportato ilFattoQuotidiano.

L'innesco è stato dato dal sindaco di Taormina, Cateno De Luca: "Non mi faccio intimidire da Schifani – ha tuonato De Luca –, mercoledì notte il governatore ha detto che se avessero approvato la norma De Luca-Taormina, si sarebbe dimesso. Il presidente dell’assemblea Gaetano Galvagno ha risposto che avrebbe potuto farlo. Per un capriccio, si è bloccata tutta la Sicilia. Schifani è uno che ricatta un intero Parlamento".

 

Al centro dello scontro il ristoro economico del 10-20% sul totale dei biglietti venduti per i grandi, per coprire le spese del decoro urbano. La proposta di De Luca è stata appoggiata proprio da Miccichè: "Schifani è una persona che vive di rancori e delle sue vendette. Non gliene frega niente del bene della Sicilia". Immediata la risposta dello staff del governatore che con una nota ha messo a tacere le polemiche anche con Miccichè: "L’onorevole De Luca non smette mai di sorprendere per l’evidente incapacità di tenere comportamenti e usare toni consoni ai ruoli istituzionali che ricopre". La nota è dedicata a De Luca, ma tra le righe il destinatario è anche Miccichè. Insomma acque agitate tra gli azzurri e la Sicilia potrebbe essere solo la punta dell'iceberg. 

 

 

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