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Giorgia Meloni assente in Cdm: "Motivi personali", cos'è successo

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Secondo quanto si apprende al Consiglio dei ministri previsto per oggi pomeriggio non ha partecipato per motivi personali il presidente del Consiglio Giorgia Meloni. La riunione dovrebbe slittare alla prossima settimana. È stato  invece confermato l'incontro con la presidente del Parlamento europeo, Roberta Metsola, fissato per le 16. Di fatto nel Cdm che si è tenuto questo pomeriggio, al centro delle decisioni ci sono state alcune leggi regionali.

Ed è una nota di palazzo Chigi a spiegare cosa è stato deliberato oggi in Cdm: "Il Consiglio dei ministri, che si e' riunito oggi, giovedi' 22 giugno, alle ore 17:33 a palazzo Chigi, sotto la presidenza del vicepresidente Antonio Tajani, segretario il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha esaminato venti leggi delle regioni e delle province autonome e ha quindi deliberato di impugnare: la legge della Regione Piemonte n. 6 del 24/04/2023, recante "Bilancio di previsione finanziario 2023-2025", in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano l'articolo 117, terzo comma, della Costituzione, nonché il principio di leale collaborazione sancito dagli articoli 5 e 120 della Costituzione;

 

la legge della Regione Calabria n. 16 del 24/04/2023, recante "Autorizzazione per l'esercizio del servizio di noleggio con conducente (Ncc)" in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di concorrenza, violano l'articolo 117, secondo comma, lettera d), della Costituzione, nonché' il principio di sussidiarietà sancito dall'articolo 118 della Costituzione; la legge della Regione Sardegna n. 5 del 05/05/2023, recante "Disposizioni urgenti in materia di assistenza primaria", in quanto talune disposizioni, ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di ordinamento civile, violano l'articolo 117, secondo comma, lettera l), della Costituzione, nonché' il principio di uguaglianza sancito dall'articolo 3 della Costituzione". C'era attesa per il via libera alla bozza sul nuovo codice della strada. Il testo, molto probabilmente, sarà discusso nel prossimo Consiglio dei Ministri. 

 

 

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