Mara Carfagna, "chi era per me Berlusconi": una bomba politica?
"Ho chiesto al mio gruppo di intervenire per rendere omaggio alla memoria di Silvio Berlusconi perché lo ritengo un dovere morale più che politico": Mara Carfagna lo ha detto intervenendo alla Camera durante la commemorazione dell'ex presidente del Consiglio e leader di Forza Italia, scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 86 anni.
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"Silvio Berlusconi è stato il mentore che mi ha spinto a fare politica, che mi ha trasmesso questa passione, che mi ha scelto come deputato prima e come ministro poi - ha proseguito, commossa, la deputata di Azione -. Questo non lo dimentico e per questo sarò sempre riconoscente". Parlando del suo passaggio al partito di Carlo Calenda, poi, la Carfagna ha spiegato: "Quando le nostre strade politiche si sono divise il rispetto e la riconoscenza non sono venuti meno".
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Secondo la deputata, sono stati tanti gli insegnamenti del Cav: "Ritengo che una riflessione vada fatta sulla sua eredità politica. È una questione che non si risolve intitolandogli una via o una piazza, iniziative meritevoli ma che rischiano di essere riduttive. Dare seguito alla storia di Silvio Berlusconi significa rilanciare un modo di fare, il suo ottimismo, la capacità di scommettere sulla voglia di fare degli italiani, sulla speranza invece che sulla paura, sulla fiducia piuttosto che sulla caccia al nemico. Personalmente sono e resto in politica per questo". Parole di grande riconoscenza, insomma, che fanno pensare anche a possibili convergenze tra Terzo Polo e Forza Italia in futuro.
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