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Carlo Calenda silura Elly Schlein: "Il campo largo non esiste"

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Elly Schlein sempre più sola. Il leader del Partito democratico non deve fare solo i conti con i malumori interni. E, dopo aver proposto alle opposizioni di unirsi contro il governo, ecco che riceve il primo "no". Carlo Calenda, numero uno di Azione mette subito le cose in chiaro: "Possibili convergenze occasionali, ma il campo largo non esiste". Troppe le differenze per l'europarlamentare che elenca tutte le proposte del partito a cui fa capo e ribadisce: "Questo è quello che pensiamo. E questo è ciò che continueremo a portare avanti finché gli italiani non realizzeranno che vengono presi in giro da trent'anni da gente incapace di gestire un chiosco per le granite, che parla solo di destra e sinistra. Altro che campi larghi".

Insomma, Calenda conferma che si terrà fuori. Nessun coinvolgimento in un fronte di forze alternativo alla destra. Ma all'appello, rinnovato anche oggi, dalla segretaria dem "al confronto su temi comuni" tra le forze di opposizione, il leader di Azione non si sottrae. Purché riguardi temi che vedono Azione d'accordo, "come sta accadendo con il governo Meloni sulla riforma Nordio".

E, interpellato dall'Adnkronos, rincara la dose: "Come ho ripetuto già un milione di volte non esiste un campo largo che ci vedrà coinvolti. Azione è nata dalla frattura causata dalla nascita del Conte 2. Le nostre idee sono antitetiche a quelle del Movimento 5 Stelle su quasi tutto e molto distanti dalla linea del Pd di Elly Schlein. Questo - conclude - non vuol dire che su specifiche norme, penso al salario minimo, non si possano trovare convergenze occasionali, esattamente come sta accadendo con il governo Meloni sulla riforma Nordio. Continuiamo a lavorare alla costruzione di un partito liberal-democratico, pragmatico e riformista che si ispira all'esperienza del governo di Mario Draghi".

 

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