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Matteo Renzi leader di Forza Italia? "Deciderà il congresso", parole clamorose

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Difficile parlare di un erede di Silvio Berlusconi, ma da Forza Italia escono parole pesantissime sul conto di Matteo Renzi. Forse una apertura "in libertà", sicuramente una accelerazione imprevista, che lascia intravedere degli scenari a breve termine sconvolgenti. Mentre il leader di Italia Viva ricorda il Cav in Senato con commozione vera ("Berlusconi è stato più grande della sua eredità politica", sottolinea parlando di Silvio come di "uno statista capace di rapporti umani", fuori, in una intervista a Un giorno da pecora a Rai Radio 1, è Flavio Tosi a sganciare la bomba. 

 

 



Prima domanda: chi tra Adriano Galliani e Paolo Berlusconi per il seggio che è stato del Cavaliere? "Lo decideranno loro. Non esprimo preferenze ma dal punto di vista della visione politica è ovvio che Paolo Berlusconi ha un'attinenza col mondo della politica perché se ne occupa professionalmente. Ma va bene quello che deciderà la famiglia Berlusconi". Il clima della trasmissione, si sa, è scanzonato e a tratti goliardico, ma spesso ne sino venute fuori delle profonde verità. Così la risposta dell'ex sindaco di Verona, oggi deputato di Forza Italia, alla domanda se Renzi possa essere l'erede politico del Cav nel partito azzurro è tutto tranne che "leggera": "Se Renzi volesse aderire a Forza Italia credo che gli daremmo il benvenuto. Se ha le caratteristiche giuste per ricoprire quel ruolo? Questo, in caso, lo dovrà decidere il Congresso, qualora lui aderisse al partito e si volesse candidare. Se ha le caratteristiche giuste lo deciderà in caso il Congresso. Certo è - ha proseguito Tosi nel suo ragionamento - che Renzi e i suoi rappresentanti spesso votano quello che vota Forza Italia".

 

 

 

Per il dopo Berlusconi si è fatto anche un altro nome, quello di Urbano Cairo, patron di La7 e amministratore delegato di Rcs, che controlla Corriere della Sera e Gazzetta dello Sport: "Lui è certamente un ottimo editore ma paragonarlo al Cavaliere mi pare eccessivo - puntualizza ancora Tosi -. Nello sport, nella comunicazione, nell'impresa e in politica. Berlusconi non ne ha sbagliata una, i paragoni con lui sono improponibili". Più chiaro di così...

 

 

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