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Licia Ronzulli, lacrime al Senato: "Perdonatemi, oggi non ci riesco"

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Lacrime e commozione al Senato durante la commemorazione di Silvio Berlusconi, scomparso lo scorso 12 giugno all'età di 86 anni. A dargli un ultimo saluto anche Licia Ronzulli, sua fedelissima: "Lui merita di essere ricordato non solo come l'uomo che monsignor Delpini ha colto nella sua essenza, ma come l'uomo di Stato che gli italiani hanno conosciuto, scelto e amato". La capogruppo di Forza Italia, poi, ha sottolineato: "Si pensa spesso che essere uomini di Stato abbia a che vedere con il prestigio dell'incarico che si ricopre, ma essere uomini di Stato significa innanzitutto essere uomini, essere persone al servizio dello Stato. Silvio Berlusconi è stato un uomo di Stato, perché sapeva percepire il polso della vita pubblica, sentirne il battito anche sotto i marmi, gli stucchi, le liturgie e i fasti".

 

 

 

"Scusate ma oggi non riesco a parlare a braccio, devo leggere un testo... È troppa la commozione e del resto il presidente Berlusconi mi aveva insegnato che nelle occasioni solenni bisogna leggere un testo scritto. Questo è un giorno solenne e io nel dolore voglio onorarlo come merita, perché il destino ha voluto toccasse a me - ha continuato, commossa, la Ronzulli -. La vita lunga e inimitabile del presidente Berlusconi è talmente densa di fatti per cui giudicarlo col metro delle categorie comuni sarebbe un esercizio senza senso. Era un genio già entrato nei libri di storia, prima ancora di lasciarci come condottiero delle imprese impossibili."

 

 

 

Al termine del suo intervento la Ronzulli, quasi in lacrime, ha salutato il suo leader dicendo: "Buon vento presidente, buon vento Dottore". Dopo di lei, ha preso la parola il presidente Ignazio La Russa, che ha ringraziato i presenti "a nome dei figli qui rappresentati da Gianni Letta". Quest’ultimo allora si è alzato e ha salutato i senatori a mani giunte. 

 

 

 

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