Elly Schlein abbraccia il M5s: "Non vinciamo da soli". E lancia una "estate militante"
"Un errore clamoroso", viene definita dal Pd la partecipazione di Elly Schlein al corteo M5s. La leader dem, con tanto di abbraccio, ha affiancato Giuseppe Conte al raduno contro la precarietà. Ma non solo, perché di fronte alle parole di Beppe Grillo (ha invocato le "brigate di cittadinanza") è rimasta in silenzio creando non pochi malumori. E così c'è chi, come l'ex assessore alla sanità del Lazio, Alessio D'Amato, ha scelto di fare un passo indietro: lasciare l'assemblea nazionale del partito, pur tenendo per ora la tessera. Come lui, a sei giorni dalle Regionali, si dimette Maria Concetta Chimisso, vicesegretaria del partito in Molise.
Un'emorragia che Schlein non è in grado di fermare. A maggior ragione se, durante la direzione nazionale Pd, ribadisce la necessità di alleanze. "Oggi non abbiamo una coalizione - va dicendo - e non vinciamo da soli, così come non perdiamo da soli. Non pensiamo di essere autosufficienti, abbiamo bisogno di costruire sinergie con le altre forze alternative alla destra". Poi, ribadendo il concetto: "Lavoriamo al raggiungimento di una posizione comune fra tutte le opposizioni". Ecco dunque spiegata la sua presenza a fianco del Movimento 5 Stelle a Roma: Elly vuole i grillini, con buona pace della parte del partito pronta ad esplodere.
Ma la neo segretaria chiede anche un altro impegno, la cosiddetta "estate militante". "È il momento - si spiega - di chiedere a tutto il partito di mobilitarci insieme su tutta l'agenda, quello che chiediamo è un’estate militante che ci porti su tutte le strade, tra la gente, raccogliendo i bisogni e proponendo soluzioni concreti". Da qui l'invito a "una mobilitazione partendo da due temi fondamentali: il Next Generation Ue e l'attuazione del Pnrr, è come se questo governo lo subisse il Pnrr, lo considerasse come un peso". Il partito però fa di testa sua. Lo conferma anche l'ultima indiscrezioni di Repubblica per cui Stefano Bonaccini - il dem più votato dai piddini alle Primarie - avrebbe indetto una convention per luglio. Lo scopo? Battezzare la sua nuova area dal titolo "Energia popolare", l'ennesima grana per Schlein.
Quindi, la segretaria nel mirino passa al contrattacco rispondendo alle critiche interne: "Quando sento che non c'è una linea politica sorrido, di contenuti siamo pieni ma siamo bravi a coprirli con le divisioni interne. Se a qualcuno questa linea non piace lo ammetta e non trovi altre scuse. Chi cerca l'incidente ogni giorno mi troverà sempre dall'altra parte", ha tuonato, palesando tutte le sue difficoltà.
E ancora, ha aggiunto: "C'è chi magari spera di sortire qualche effetto con il giochino del logoramento dei segretari. Non funzionerà, mettetevi comodi. Siamo qui per restare e restare insieme", assicura. Infine, una stoccata a Matteo Renzi, che aveva recentemente attaccato la leader Pd: "Renzi parla di subalternità ma appena arrivato al Nazareno invitò Berlusconi", ha tagliato corto.