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Francesco Rutelli, "ricordo che Saviano....". Anti-Berlusconi demoliti

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Ci voleva Francesco Rutelli per sbugiardare Roberto Saviano e tutta la banda degli anti-berlusconiani in servizio attivo anche ni giorni della morte e dei funerali di Silvio Berlusconi. "Ricordo che venne in Campidoglio per gli 80 anni di Alberto Sordi, che nominai sindaco per un giorno. Non solo fu affabile e gentile: notai che Berlusconi fu molto festeggiato dal mondo del cinema, anche dai suoi esponenti di sinistra. Per un motivo che si tende a dimenticare. Nessuno ricorda che la casa di produzione di Berlusconi ha prodotto Bertolucci, Scola, Salvatores, che vinse l'Oscar con Mediterraneo, Bianca di Nanni Moretti, e persino un film di una delle animatrici dell'anti-berlusconismo, Sabina Guzzanti. Del resto, Berlusconi, come editore, con Mondadori, ha stampato Gomorra di Saviano. Insomma, la storia va letta per intero. Io sono stato per tutta la mia vita politica avversario di Berlusconi, e questo oggi voglio riconoscergli".

 

 

 

Intervistato dal Corriere della Sera, l'ex sindaco di Roma e soprattutto ex candidato premier del centrosinistra sconfitto dal Cav alle elezioni politiche del 2001 considera "ovvio" il lutto nazionale per il fondatore di Forza Italia, 4 volte presidente del Consiglio. "E' stata data anche una lezione di sobrietà: Berlusconi avrebbe potuto avere la camera ardente al Senato da cui era stato bandito e invece tutto è avvenuto a Milano con uno stile appropriato". Da leader politico sarebbe andato al funerale o avrebbe fatto come Giuseppe Conte? "Certamente sì, sarei andato. Sbagliata la beatificazione postuma, ma sbagliato il rigetto verso un protagonista di questi 30 anni".

 

 

 

Due meriti e due demeriti di Berlusconi? "Sul piano europeo e internazionale è stato un merito quello di nominare commissari europei Emma Bonino e Mario Monti", risponde. Inoltre "aver spinto per portare Mario Draghi alla presidenza della Bce. I suoi avversari politici poco generosi lo dimenticano". Tra gli errori "senz'altro la guerra in Iraq, come hanno poi riconosciuto gli stessi americani. Mi ricordo che all'epoca Papa Wojtyla mi disse: 'Così ritorneranno le guerre di religione. Sono degli irresponsabili'. Ed è stato un grave errore quello di infilarci in un rapporto di dipendenza da Putin sulle fonti energetiche".
 

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