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Giuseppe Conte, "dove l'hanno beccato durante i funerali"

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Ne ha combinata un'altra, Giuseppe Conte. Non pago di aver evitato di presentarsi ai funerali di Stato di Silvio Berlusconi, uno sfregio politico dal sapore propagandistico nei confronti dell'eterno nemico, tale anche dopo la morte, il leader del Movimento 5 Stelle ha pensato bene di farsi beccare al ristorante proprio mentre a Milano migliaia di persone piangevano il leader di Forza Italia sul sagrato di piazza Duomo.

 

 

Alle esequie l'unica leader del centrosinistra presente (nonostante gli insulti degli anni scorsi) era la segretaria del Pd Elly Schlein. A corredo, la presenza (non annunciata) di Dario Franceschini, pezzo grosso dei democratici. Scrive perfidamente Repubblica che "mentre al Duomo di Milano iniziava il funerale di Berlusconi, Giuseppe Conte era al ristorante a mangiare baccalà". I dettagli, è il caso di dirlo, sono succulenti: "Il presidente del M5s era da Poldo & Gianna, pieno centro di Roma, attovagliato fra gli altri con Stefano Patuanelli. Con una certa coerenza, il premier del lockdown non ha visto la cerimonia nemmeno in tv. Una giornata senza impegni pubblici in agenda, perché l’assenza è stata tutta politica". La decisione, più che umana, è stata politica e forse per questo più deprecabile: "Un messaggio alla sua 'base', che si era inviperita, in buona parte, perfino per il messaggio di cordoglio divulgato lunedì", sottolinea ancora Repubblica.

 

 

 

Lui, l'avvocato, "ci sarebbe andato, al funerale, da uomo delle istituzioni", spiega chi lo conosce bene. Ma "dopo 24 ore di riflessioni però ha preferito sintonizzarsi con l’umore dei fan. «È stato rispettoso non esserci - dicono nella sua cerchia - visto che Berlusconi è sempre stato un nostro avversario»". Come se questo bastasse per non concedere perlomeno "l'onore delle armi", se non la pietas, a quello che sarebbe dovuto essere un avversario, appunto, e non un nemico. 

 

 

 

Tra i pochi fuori dal coro nel mondo grillino è stato Stefano Buffagni, peraltro un ex del Movimento, lui sì presente in Duomo, mentre il senatore pentastellato Franco Castiello ha osato rompere il silenzio (imbarazzato?) dei colleghi: "Io ci sarei andato".

 

 

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