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Berlusconi, Carlo Calenda: "Morto in piedi, prima di tutto il coraggio"

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"Da avversario politico è sempre complicato tenere un profilo di eleganza in questi momenti": Carlo Calenda ha parlato della morte di Silvio Berlusconi nello studio di Myrta Merlino a L'Aria che tira su La7. "Nella morte si riconoscono all'avversario delle caratteristiche personali, che Berlusconi ha avuto: innanzitutto il coraggio, è morto in piedi. Aveva organizzato una riunione dei ministri...", ha continuato il leader di Azione, riferendosi agli impegni che il leader di Forza Italia ha cercato di rispettare fino alla fine. 

L'intervento di Carlo Calenda a L'Aria che tira

 

 

 

"Il coraggio è una virtù molto rara, che Berlusconi ha avuto in tutti i passaggi della sua vita. Passaggi che io molte volte non ho condiviso, ma questo non toglie il valore della persona", ha continuato Calenda durante l'intervista con la Merlino. Poi ha aggiunto: "Lui ha rotto dei sistemi, il monopolio della Rai, la politica, ha dato una casa alle persone che volevano una grande rivoluzione liberale in questo Paese e che in quel momento erano prive di rappresentanza. Tutte cose che ne fanno una persona irripetibile. È uno dei pochi uomini che la storia se la faceva. E penso, immagino, cosa voglia dire per le tante persone che lo hanno seguito, magari più in passato che ora...". 

 

 

 

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