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Berlusconi, il dolore di Alberto Zangrillo: "Le chiedo scusa, ma ci siamo capiti"

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Il professore Alberto Zangrillo, responsabile del reparto di Anestesia e rianimazione cardiochirurgica, del San Raffaele è stato sempre al fianco di Silvio Berlusconi. Amico prima, medico personale poi. Zangrillo in queste settimane, insieme al professor Ciceri, ha seguito da vicino il decorso ospedaliero dell'ex premier. Sia nei primi 45 giorni di ricovero di qualche settimana fa sia nel rientro in ospedale venerdì pomeriggio. Ora a parlare non è più il professore, ma è l'uomo Zangrillo che ha perso non solo un paziente ma un amico di una vita. E le parole di Zangrillo sono chiare e al tempo stesso commoventi e spiegano in modo netto la natura del rapporto con il Cav: "Caro Presidente, Le chiedo scusa ma non trovo le parole. Io e Lei ci siamo capiti".

A corredo di queste poche parole arrivate con un tweet, il professor Zangrillo ha postato una foto che lo ritrare in compagnia dell'ex premier. Intanto è arrivata anche la nota del San Raffaele con cui tutto il personale della struttura si unisce al dolore della famiglia Berlusconi in queste ore così dolorose: "La famiglia Rotelli e Kamel Ghribi (vicepresidente del gruppo, ndr), insieme all’intero Gruppo San Donato e all’Ospedale San Raffaele, si uniscono nel dolore e nella preghiera alla famiglia del Presidente Silvio Berlusconi, in questo momento così triste per l’intero Paese - si legge nel comunicato -. Il presidente Silvio Berlusconi ha rappresentato per il San Raffaele un riferimento costante fin da prima che la nostra famiglia ne assumesse la guida, ed è oggi nostro dovere ricordare il sostegno del presidente Berlusconi quando Don Verzè lo invocava".

 

Poi l'omaggio da parte degli specialisti che sono stati al suo fianco: "Qui, Silvio Berlusconi ha trascorso momenti complessi della sua vita in cui ha potuto constatare la qualità e la dedizione dei medici e del personale assistenziale, a cominciare da coloro che lo hanno assistito, il professor Alberto Zangrillo, suo storico medico curante, il professor Fabio Ciceri e il dottor Giulio Melisurgo. Nella memoria del nostro gruppo e dell’ospedale, non sbiadirà il ricordo di quest’uomo straordinario che ci ha sempre onorato della sua fiducia". 

 

 

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