Berlusconi morto, "addio Forza Italia": la voce che inquieta dal cuore del partito
"Con Silvio Berlusconi muore anche Forza Italia". La notizia della scomparsa del leader azzurro a 86 anni è un terremoto destinato a cambiare ancora una volta, forse per sempre, il volto della politica e del centrodestra italiani. A dirlo non è un commentatore, ma un protagonista della galassia azzurra come Gianfranco Miccichè.
"Grande risalto sui siti russi". Berlusconi: il veleno in radio un minuto dopo la morte
"Sono sotto choc, eravamo tutti convinti che superasse anche questa - spiega contattato dall'agenzia Adnkronos l'ex coordinatore di Fi in Sicilia ed ex viceministro -. Oggi sono davvero molto, molto triste. E' come se fosse morto un mio parente. Perché Silvio Berlusconi mi è stato vicino per tutta la vita, come un parente, forse di più. Con lui mi sono confidato, con lui ho litigato, gioito, in questo momento non mi vengono neppure le parole".
"Adesso non fatene un...". Berlusconi, De Magistris senza vergogna
"L'ho sentito per l'ultima volta una quindicina di giorni fa - dice Miccicchè -. Cercavo di capire come stava dalla sua voce. Lo capivo che stava male". Poi il leader siciliano se la prende con chi "l'ha convinto" a fare il video per la convention di Forza Italia a maggio. "E' stata una delle più grandi str***te fatte. Non andava fatto quell'intervento. E' stato tremendo vederlo on quello stato".
I vaffa a Fini e Santoro, i "poveri comunisti". Gigante Silvio, la sua vita in 5 video cult | Guarda
Miccichè si dice quindi convinto che con la morte di Berlusconi "non ci sarà più Forza Italia. Muore con Silvio". "E' un fatto scontato - spiega -. Il nostro non è un partito da congresso per sapere chi prende la direzione del partito. Assisteremo alla lite su chi è proprietario del simbolo, a chi non lo è. Già so come andrà a finire. Ma ora non voglio pensarci, voglio solo capire quando saranno i funerali e se saranno pubblici". Secondo un "profetico" indiscreto di Dagospia di domenica sera, l'eventuale ritiro di Berlusconi dalla scena politica per ovvie ragioni di salute e anagrafiche, avrebbe aperto un confronto serrato dentro la maggioranza, con Giorgia Meloni e Matteo Salvini destinati a ricoprire un ruolo egemonico nel bacino elettorale del centrodestra, con ovvie ricadute anche nel mondo dei "moderati". E da sinistra, tanti commentatori speculano sul lutto parlando già di "governo di destra, non più di centrodestra".