Berlusconi morto, De Magistris senza vergogna: "Ora non fatene un messia"
Luigi De Magistris si affretta nel fare le condoglianze alla famiglia di Silvio Berlusconi, morto questa mattina 12 giugno a 86 anni. Poi però passa all'attacco: "Come una livella Berlusconi immortale lascia la vita terrena. Sul piano umano condoglianze e vicinanza ai suoi cari, sul piano politico e pubblico la fiducia è in un’analisi oggettiva e che non si costruisca una specie di messia o di beato adorato da apostoli e discepoli", scrive in un post pubblicato sul suo profilo Twitter l'ex sindaco di Napoli e leader di Unione Popolare ed ex sindaco di Napoli. Parole che si commentano da sè.
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Di tutt'altro spessore sono invece le parole di un avversario politico ed ex magistrato, Michele Emiliano; "Silvio Berlusconi è stato per me un avversario politico formidabile, ma anche una persona affettuosa e gentile in ogni occasione in cui l’ho incontrato e gli ho parlato", ha detto il presidente della Regione Puglia: "Aveva una concezione della vita piena e senza paura - ha aggiunto - persino delle profonde contraddizioni che ha scelto o che non ha potuto evitare. Le ha vissute con spirito ironico e con grande capacità politica, imprenditoriale e umana. Ha subito furibondi attacchi reagendo con forza sovrumana e con la tristezza di chi non ha avuto tutto l’amore che avrebbe desiderato. Sono addolorato come credo moltissimi italiani - ha concluso - e avrei voluto salutarlo prima che se ne andasse, ma il pudore di disturbarlo e la speranza che stesse meglio mi hanno frenato. Nei libri di storia avrà molte pagine di grande importanza. Esprimo alla sua famiglia, alla comunità di Forza Italia e a tutti i suoi cari, le condoglianze mie personali e della Regione Puglia".
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