Elly Schlein, perché fugge dai giornalisti: "Non tutti..."
"Oggi molti politici preferiscono rivolgersi ai cittadini dai propri account personali, sia per sottrarsi alle domande dei giornalisti sia per evitare le interpretazioni dei medesimi": Aldo Grasso sul Corriere della Sera bacchetta, tra gli altri, anche la segretaria del Pd Elly Schlein.
"Rimbocchiamoci le maniche, poi...". La Schlein? Derisa in prima pagina | Guarda
E scendendo nel dettaglio, Grasso spiega: "Possono entrare in gioco anche ragioni psicologiche: non tutti (plurale sovraesteso) hanno una forza carismatica per affrontare una conferenza stampa. Stiamo assistendo a un fenomeno epocale che ha già largamente investito le logiche del mercato e ora sta trasformando quelle del mondo della comunicazione". Secondo il giornalista del Corsera, a fare per primo una cosa del genere, anche se con strumenti diversi, è stato Silvio Berlusconi: "Quando inviava le cassette registrate dei suoi interventi ai tg, lo faceva perché non voleva essere 'tagliato', reinterpretato. Sosteneva che attraverso l’immagine tv il suo messaggio arrivava 'forte e chiaro', senza manipolazioni".
"Sconfitta grave, cosa serve". Schlein, il punto più basso: umiliata pure da Fassino
Per Grasso il motivo per cui oggi i politici preferiscono i social è chiaro: "Per ragioni tecnologiche e generazionali, il politico preferisce muoversi in un ambiente virtuale in cui la dinamica del potere fra politica e media è sbilanciata a suo favore". E ancora: "I social network, come ben sappiamo, permettono a chiunque di comunicare ai follower la propria opinione: la 'disintermediazione digitale' ha accorciato le distanze tra gli attori coinvolti, spesso a scapito dei ruoli".
Piero Sansonetti? Se la sinistra si sente migliore pure nel tracollo