Elly Schlein, Lorenzo Guerini durissimo: il paragone con l'avvocato di Gigi Proietti
Ci ha pensato una intera giornata, poi l'ex ministro della Difesa Lorenzo Guerini ha detto la sua sulla batosta elettorale del Pd. E lo ha fatto paragonando l’analisi dei risultati a dell’avvocato di Gigi Proietti in cui un furbo professionista spiega al suo cliente, un contadino, come fregare insieme l'altra parte salvo poi fregare anche l'assistito stesso. "Abbiamo vinto a Brescia per merito della nuova segretaria. Invece abbiamo perso i ballottaggi per colpa di chi c’era prima", ironizza Guerini, leader dell’ala riformista del Pd. "Piuttosto singolare come lettura, diciamo". Lui come un po’ tutto il gruppo dirigente dem, cercava nelle parole di Elly Schlein non già un’ammissione di colpa, ma almeno l’assunzione di una responsabilità, una dichiarazione che illuminasse i perché della disfatta alle Amministrative.
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Valerio Valentini, nel suo retroscena sul Foglio, racconta però che chi ha raccolto lo sfogo del presidente del Copasir giura che il riferimento non era tanto alla sola segretaria, quanto a chi, tra i suoi fedelissimi, è riuscito nel giro di quindici giorni da illustrare le evidenze dell’"effetto Schlein" dopo i risultati incoraggianti del primo turno, a sostenere la tesi per cui in nessun modo la sconfitta dei ballottaggi possa essere attribuita alla nuova leader “che è in carica da appena tre mesi e si è trovata liste già fatte e candidati già scelti”.
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