Riccardo Levi, la voce: "Si è dimesso". L'appalto alla società del figlio
Stando a quanto si apprende Riccardo Levi avrebbe rassegnato le sue dimissioni al Ministero della Cultura. Libero in edicola oggi, venerdì 26 maggio, ha sollevato il caso dell'appalto con il quale il commissario italiano per il Salone internazionale del libro di Francoforte ha assegnato la comunicazione a una società belga, la IFC Next. Primo fronte della polemica: perché affidarsi a una società straniera e non italiana? Secondo aspetto e forse molto più pruriginoso: piccolo particolare, alla IFC Next lavora il figlio si Levi, Alberto.
Il fedelissimo di Prodi dà l'appalto alla società del figlio
Levi è storicamente vicino a Romano Prodi, di cui è stato un fedelissimo ai tempi del governo di centrosinistra, e oggi è considerato un "guru" della galassia Pd, assai influente. "IFC next ha vinto la gara perché aveva il progetto migliore e il meno caro. E mio figlio non si è mai occupato del progetto e quel lavoro se l'è trovato da solo", era stata la sua difesa. Nottetempo, evidentemente, il ravvedimento e la decisione di fare un passo indietro per non alimentare ulteriori sospetti su conflitti di interessi familiari in una posizione molto delicata e prestigiosa.
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