Chiara Colosimo, la rivelazione: "Ecco perché la sinistra mi attacca"

mercoledì 24 maggio 2023
Chiara Colosimo, la rivelazione: "Ecco perché la sinistra mi attacca"
3' di lettura

Dalle fiaccolate in memoria di Paolo Borsellino, nume tutelare della “generazione Atreju”, alla presidenza della Commissione nazionale Antimafia nell’anniversario della strage di Capaci: quando cadde l’altro grande eroe della lotta a Cosa Nostra, Giovanni Falcone. «Un onore indescrivibile» per Chiara Colosimo – trentaseienne deputata di Fratelli d’Italia, prodotto della cantera di Azione Giovani e legatissima alla premier Giorgia Meloni – che non poteva non dedicare il suo primo pensiero da neopresidente proprio al giudice assassinato insieme alla moglie e a tre uomini della sua scorta il 23 maggio del ’92. E con lui a tutti i martiri della lotta antimafia ai quali – come ha spiegato nel suo discorso di insediamento – «dobbiamo il solenne impegno a combattere la solitudine degli uomini e delle donne di giustizia». Un’elezione, figlia di un percorso allineato alla storica tradizione legalitaria della destra di An, su cui tutta la maggioranza si è pienamente ritrovata ma che ha visto la levata di scudi dell’opposizione. Anzi di una parte di questa, dato che – anche questa volta – Pd, 5 Stelle e Terzo Polo sono riusciti a farsi male da soli: dividendosi clamorosamente sull’atteggiamento da tenere rispetto alla proposta del centrodestra.

Colosimo sbugiarda Baldino: "Non sapeva delle minacce? Sono ovunque"

"Io stessa sono sotto attacco". Chiara Colosimo non nasconde la propria preoccupazione e ad Agorà nella...


LA VOTAZIONE
Andiamo con ordine. Poco dopo le 13 di ieri Colosimo è stata eletta presidente dell’Antimafia con 29 voti a favore, 4 sono andati a Dafne Musolino delle Autonomie (sostenuta dal Terzo Polo) e un astenuto. Pd, M5S e rosso-verdi? Hanno scelto di ritirarsi sull’Aventino uscendo dall’Aula. Il motivo, a sentir loro, sarebbero le presunte frequentazioni della deputata con Luigi Ciavardini, ex terrorista dei Nar oggi membro di un’associazione che si occupa di reinserimento di detenuti. A far partire la grancassa politica, dopo il servizio di Report, le proteste di alcune associazioni di vittime dei parenti di mafia: subito raccolte da dem, grillini e sinistra che hanno minacciato di abbandonare la votazione in caso di indicazione per la Colosimo. E così è stato. Per il Pd – seguito a ruota da 5 Stelle e Avs – la sua elezione «rappresenta uno schiaffo che la commissione e questo Paese non meritavano». Dal Nazareno ci si lamenta pure per la rottura del «fronte unitario» sull’indicazione dell’Antimafia: non si ricordano, forse, di quanto fu divisiva l’indicazione di Rosy Bindi nel 2013 (con il Pdl che non partecipò al voto) e di Nicola Morra nel 2018. Chi non si accoda ai giallorossi è il Terzo Polo: «Non si esce dalle Aule», li ha bacchettati Raffaella Paita «non l'abbiamo mai fatto». Spaccatura che si farà ancora più profonda con l’elezione, in seconda battuta, di un vicepresidente e di un segretario frutto, secondo Azione-Iv, di una spartizione fra Pd e M5S. A stigmatizzare l’ennesimo Aventino delle sinistre è stato il capogruppo meloniano a Montecitorio, Tommaso Foti, più che amareggiato con chi si è voluto «distinguere per faziosità, nel segno di una vuota quanto infondata dietrologia».

Antimafia, Chiara Colosimo eletta presidente: caos in aula, la sinistra scappa

Nel giorno del ricordo della strage di Capaci, Chiara Colosimo è stata votata presidente della commissione parlam...


A confutare la tesi dell’inopportunità politica, e insieme a ciò la ricostruzione dei suoi rapporti con l’ex terrorista, ci ha pensato proprio Chiara Colosimo: «Io non ho amicizie. Ho semplicemente espletato, nelle mie funzioni di consigliere regionale (dal 2018 al 2022, ndr), quello che mi era concesso e che era anche dovuto e cioè incontrare anche persone che sono state o sono detenute». La conoscenza di Ciavardini è dovuta, come per «moltissimi altri eletti di altri partiti, al fatto che lui è in un’associazione che si occupa, come da articolo 27 della Costituzione, del reinserimento di altri detenuti che hanno scontato la loro pena». Colosimo ha anche invitato i familiari delle vittime a Palazzo San Macuto: «Nella mia vita parlano i fatti e le battaglie che fin qui ho condotto. Con il profondo rispetto che devo ai familiari delle vittime, li invito qui: questa è casa loro, possono venire quando vogliono e indicare le priorità».